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70 opere a Palazzo Chiablese fino al 13 luglio

TORINO, 18 aprile 2014, 16:59

Redazione ANSA

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(di Luciano Clerico) Torino si conferma una delle capitali della cultura italiana. Dopo la grande mostra dedicata a Renoir, e in attesa delle rassegne dedicate a Monet, Lichtenstein, Kandinsky, la città della Mole offre al pubblico da domani fino al prossimo 13 luglio una mostra di statura mondiale: i capolavori dei Pre-Raffaeliti, il movimento artistico inglese di metà Ottocento che fece capo a Dante Gabriel Rossetti. Dopo essere stati a Washington, Mosca e Tokyo, e prima di rientrare definitivamente alla Tate di Londra, settanta opere dei "Preraffaeliti" sono visibili a Palazzo Chiablese, una delle 'location' più ambite del Polo Museale di Palazzo Reale a Torino.
    "Siamo orgogliosi di poter offrire all'Italia, e non solo, una mostra di valore straordinario - ha detto il sindaco, Piero Fassino, presentando la rassegna insieme alla direttrice della Tate Britain, Penelope Curtis, e all'ad del Gruppo Sole 24 ore, Donatella Treu, che ha collaborato al progetto -. Con questa esposizione, così come con altre iniziative culturali di eccellenza, vogliamo confermare che la cultura è una cifra di questa città. Non un fatto aggiuntivo, ma un fatto costitutivo.
    Torino si prepara in questi termini a Expo 2015".
    "I pre-Raffaeliti" è stata "un'occasione di livello mondiale" che Torino ha colto al volo. La mostra, organizzata alla Tate di Londra nel 2012, è stata poi ospitata a Washington, Mosca e Tokyo. I dipinti stavano rientrando a Londra da Tokyo quando Torino lo ha saputo. Ha proposto ai responsabili londinesi una ultima tappa del tour, "ed ora eccoci qua - ha commentato la direttrice della Tate, Penelope Curtis -. Tenete conto che per noi queste opere rappresentano il cuore della nostra Galleria, non vediamo l'ora di riaverle. Ma di fronte a tanto interesse abbiamo accettato di prolungare il loro viaggio di tre mesi".
    E' la prima volta che le opere di Dante Gabriel Rossetti, John Everett Millais, William Holman Hunt, vengono esposte in Italia. Sono dipinti che hanno segnato un momento preciso della storia dell'arte. I "pre-Raffaeliti", infatti, in segno di controtendenza rispetto all'austerità vittoriana del loro tempo, decisero di fondare un movimento artistico ispirato ad una bellezza rinascimentale "pre-Raffaello". La bellezza, cioè, era da celebrare in primo luogo come atto di libertà. Era, nei fatti, il primo riconoscimento dei diritti delle donne. Il Movimento le considerava infatti in tutto e per tutte artiste al pari dei maschi, come loro capaci di cogliere ed esprimere bellezza. Per questo la mostra di Torino propone questo titolo alla mostra: "PreRaffaeliti - L'utopia della bellezza". "Stupisce sempre notare come questi dipinti vengano accolti in modo diverso a seconda del Paese in cui vengono esposti - ha commentato Penelope Curtis -. In Inghilterra sono stati proposti come 'l'avanguardia vittoriana'. Qui in Italia diventano 'l'utopia della bellezza'. Ciò che conta è che passi il messaggio corretto: l'utopia dei pre-Raffaeliti non era di carattere estetico ma sociale".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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