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Incendio manda Heathrow in tilt, caos nei cieli d'Europa

Incendio manda Heathrow in tilt, caos nei cieli d'Europa

300.000 persone a terra. Antiterrorismo cauta su 'ombre russe'

21 marzo 2025, 20:26

di Alessandro Logroscino

ANSACheck
Frame grab taken from a UGC video shot and posted on X © ANSA/AFP

Caos nei cieli di mezzo mondo, fra polemiche e sospetti, a causa di un blackout che ha paralizzato per quasi un'intera giornata il tentacolare aeroporto londinese di Heathrow: principale scalo britannico ed europeo, con i suoi 83 milioni di passeggeri all'anno, costretto allo stop a causa d'un blackout dovuto a un incendio sprigionatosi a qualche chilometro di distanza, nella sottostazione elettrica di North Hyde.

Rogo sul quale indaga ora l'antiterrorismo del Regno, sebbene in assenza - allo stato - d'indizi di sabotaggio. Le fiamme, divampate nella notte nell'impianto che fornisce elettricità ad alcuni sobborghi di Londra, incluso Heathrow e buona parte delle strutture dei 5 terminal dell'aeroporto, hanno continuato ad ardere per molte ore, alimentate da 25.000 litri di olio combustibile, nonostante gli sforzi di decine di reparti dei vigili del fuoco della London Fire Brigade. Fino a costringere all'evacuazione circa 150 persone residenti nel vicinato e privare della corrente 62.000 case.

Ma soprattutto a mettere in ginocchio lo scalo aereo più importante del Regno, un'infrastruttura strategica come poche altre. Impossibilitati a garantire l'operatività con sistemi di backup rivelatisi evidentemente insufficienti, i responsabili dello scalo hanno decretato l'interruzione fino alla mezzanotte di tutti i decolli e le partenze.

Salvo dare il via alla ripresa parziale di qualche volo nel tardo pomeriggio odierno (fra i primissimi, alcuni annunciati da British Airways su singole rotte intercontinentali), parallelamente al graduale ripristino delle linee da parte di National Grid, gestore della rete elettrica sull'isola. Per poi annunciare - in un comunicato farcito di scuse imbarazzate e imbarazzanti - "la speranza" d'un ritorno pieno alla normalità entro sabato, compreso il rimpatrio di tutti i passeggeri sbarcati altrove.

In totale l'emergenza ha coinvolto circa 300.000 viaggiatori, rimasti a terra con quasi 1400 velivoli. Mentre ritardi e deviazioni - dentro e fuori i confini britannici - di voli già decollati hanno riguardato altre decine di jet. Il soccorso degli altri 5 scali internazionali londinesi (a partire da quello di Gatwick) e di vari aeroporti stranieri ha potuto alleviare solo marginalmente i disagi; come pure i voli extra messi a disposizione da vettori quali Ryanair o Easyjet. Il tutto fra richieste di rimborso e recriminazioni di tanti viaggiatori intrappolati nella vicenda (anche in Italia) sulla capacità di risposta del sistema: sullo sfondo d'una scenario di perturbazione del traffico aereo quale - fra cancellazioni, rinvii, ritardi, accodamenti - non si vedeva secondo i media britannici dal 2010, ossia da quando l'eruzione d'un vulcano in Islanda mandò in tilt per giorni l'aviazione europea. Il governo laburista di Keir Starmer, preso alla sprovvista dall'accaduto, ha ammesso che vi sono "interrogativi a cui andrà data risposta", mentre ha istituito un'unità di crisi multi-dipartimentale. 

 

Più severa la Iata, organizzazione internazionale delle compagnie aeree, che ha chiamato in causa apertamente i responsabili dell'aeroporto per la mancata prevenzione e i tempi di reazione, richiamandone altri flop più o meno recenti: "Heathrow ancora una volta ha lasciato a terra passeggeri e vettori", ha tuonato il direttore generale Willie Walsh su X, denunciando "un chiaro fallimento nella pianificazione". Le indagini puntano intanto a stabilire l'origine del rogo alla stazione elettrica da cui si è scatenato tutto. Apparentemente accidentale, stando alle indicazioni iniziali di pompieri e polizia sul mancato riscontro di elementi tali da accreditare "un atto intenzionale".

Ma sulle cui cause ultime - non foss'altro per le ripercussioni pesanti su "infrastrutture critiche" del Regno - è stato immediatamente incaricato d'indagare il comando nazionale antiterrorismo che dipende dalla Metropolitan Police di Londra (Scotland Yard): intervenuto in via "cautelare", per ora, ma che in un comunicato, dopo aver escluso "al momento" indizi di sabotaggio, ha comunque evocato investigazioni e verifiche "a mente aperta". Investigazioni che alcuni analisti citati da tabloid come il Daily Mail indirizzano del resto già verso il sospetto d'ipotetiche ombre russe: se non altro nel ricordo delle accuse di "guerra ibrida" rivolte ripetutamente dalle autorità e dall'intelligence di Sua Maestà a Mosca dopo l'escalation della guerra in Ucraina. In relazione a sospetti di spionaggio, di minacce a cavi sottomarini e anche a presunti incendi dolosi. 

Heathrow

 

 

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