Milan-Verona 0-0 in campo per la 25esima giornata
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LA DIRETTA
La vigilia
Il grande rebus Milan. A soli tre giorni dalla brutta sconfitta di Champions League contro il Feyenoord, i rossoneri tornano di nuovo in campo dopo praticamente solo due giorni di lavoro e sapendo di non poter sbagliare contro il Verona a San Siro. Sergio Conceiçao riflette e valuta l'assetto da schierare per continuare il percorso positivo in campionato e risollevare il morale al gruppo dopo il ko europeo. Ma il dilemma è grande. Perché da una parte potrebbe decidere di voler continuare a lavorare con una squadra offensiva, con i quattro big - Leao, Joao Felix, Gimenez e Pulisic - contemporaneamente in campo ma la mancanza di equilibrio e più che altro di gioco contro il Feyenoord condizionerà probabilmente la decisione dell'allenatore. L'alternativa, però, significa dover escludere un giocatore fondamentale per il Milan.
La logica direbbe che Gimenez e Joao Felix abbiano bisogno di minuti per entrare nel ritmo di gioco del Milan e abituarsi al calcio italiano. Dall'altra ciò comporterebbe l'ennesima panchina per Leao. Certo, martedì c'è un impegno che vale la Champions League e far riposare l'esterno portoghese avrebbe un peso relativo - a livello emotivo - per il giocatore. In sostanza riposerebbe aspettando la maglia da titolare nella partita che conta davvero, cioè il ritorno con il Feyenoord a San Siro dove vincere è d'obbligo. Ma alla lunga essere escluso dalla formazione tipo, farà sicuramente effetto a Leao che ha sempre avuto la certezza di essere un giocatore inamovibile del Milan. Rispetto alla formazione di Rotterdam ci sarà Musah che era squalificato in Champions e la sua presenza dà sicuramente più sostanza e copertura nel filtro di centrocampo. Fare a meno di Pulisic pare ancora un azzardo, ma Conceiçao ha già sorpreso altre volte nelle scelte dell'undici titolare e il Verona gli permette di avere margine di manovra anche per sperimentare.
La squadra di Zanetti non naviga in acque tranquille. Nelle ultime cinque partite ha vinto solo una volta contro il Monza ed è reduce dalla 'manita' contro l'Atalanta che ha fatto parecchio male. Il Milan affronta quindi un avversario ferito che sulla carta difficilmente riuscirà ad uscire da San Siro con dei punti. Ma serve un altro spirito rispetto a quello di mercoledì sera, serve un atteggiamento da grande squadra, solida, che non si fa condizionare dall'ambiente (che comunque a San Siro sarà favorevole) e che sa esprimere il meglio anche quando in palio c'è quasi una stagione. Il pensiero corre alla Champions perché sono giorni decisivi per centrare il passaggio del turno. Ma il campionato non può e non deve passare in secondo piano. La classifica non è quella che il Milan vuole. E' stato fatto tanto sul mercato proprio per cambiare la posizione dei rossoneri. E domani servono i tre punti. Poi ci sarà il Torino all'Olimpico e la trasferta di Bologna. Gare da vincere per trovare continuità almeno in Serie A.
Nella mente del club al momento non c'è il cambio di giuda tecnica anche perché nulla è ancora deciso. Ma come tutti, anche Conceiçao verrà valutato dai risultati. E in quattro giorni servono due successi convincenti per cancellare nubi all'orizzonte.
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