di Redazione ANSA

E spuntano le albicocche della Spagna

L’Ue stanzia circa 250 milioni l’anno del bilancio della politica agricola comune per finanziare i programmi per l’alimentazione sana nei paesi membri. All’Italia vanno circa 30 milioni l’anno, di cui poco più di 20 per frutta e verdura e poco meno di 10 per il latte. Ma “c’è un problema di gestione, lo dico da anni” attacca l’assessore all’agricoltura dell’Emilia Romagna Simona Caselli, che è anche presidente della rete delle regioni europee produttrici di ortofrutta (Areflh). “Il bando nazionale parte tardi, quest’anno siamo arrivati al paradosso di maggio – prosegue – è al massimo ribasso e non premia la qualità, né le organizzazioni di produttori che detengono il prodotto”. I bandi poi “sono troppo rigidi e a volte, in caso cattive annate, per rispettarli si finisce per distribuire prodotti di altri paesi Ue come le albicocche spagnole”. Sugli sprechi, “c’è troppa quarta gamma”, cioè frutta già tagliata e confezionata, “capisco la difficoltà di tagliare e sbucciare a scuola, ma così aumenta il rischio sprechi e non si abitua il bambino ad avere a che fare con vera frutta. Queste almeno sono le raccomandazioni delle Regioni”.