La pallottola fissata da Harold Edgerton subito dopo aver perforato una mela rossa, il cane in tenuta da sci di William Wegman, l'indigestione da cibo spazzatura dei 120 scatti di Martin Parr che coprono una intera parete, la moda tra erotismo e porno-chic secondo due pionieri del calibro di Hiro e Gay Bourdin, il kitsch assoluto di Sandy Skoklund con i suoi cani viola in una camera nel verde di un'erba che copre pareti e arredi. È un frullatore di colori e provocazioni concettuali la mostra "Chromotherapia. La fotografia a colori che rende felici" che l'Accademia di Francia a Roma propone dal 28 febbraio al 9 giugno.
Trecento lavori di venti artisti che hanno segnato la storia della comunicazione per immagini con uno sguardo in cui pop, glamour e surrealismo sconfinano nel kitsch sono stati selezionati dall'artista Maurizio Cattelan, qui nella veste di curatore, con Sam Stourdzé, dal 2020 direttore dell'Accademia. I colori come terapia, dunque, animano le sette sezioni distribuite nelle sale e lungo lo scalone di Villa Medici in un mix visivo di grande fascino.
"Cattelan è il grande complice dell'esposizione - spiega Stourdzé -. L'idea è nata da lui più di un anno fa. Avevamo già lavorato insieme per una mostra di Martin Parr nei Giardini di Villa Medici". Il filo rosso del percorso è proprio il magazine Toiletpaper ideato negli anni dieci del Duemila da Cattelan e Pierpaolo Ferrari. "Qui raccontiamo un'altra storia della fotografia", osserva il direttore dell'Accademia di Francia, la rilettura di un secolo di immagini a colori, dai primi scatti del 1920 alla svolta negli anni Settanta. Chromotherapia accoglie artisti da Stati Uniti, Europa, Asia e Africa con la loro "visione gioiosa e colorata" del mondo. Si comincia con Early Birds in cui spicca Erwin Blumenfeld con i suoi dettagli dadaisti del volto in primo piano e le strabilianti foto del 1964 di Edgerton, inventore del flash stroboscopico per la sua ricerca per fermare il movimento. In 'Piovono cani e gatti' la scena è riservata al racconto ironico e comico di questi animali ("il 15 per cento delle immagini che vengo scambiate su internet è dedicato a loro', ha ricordato Stourdzé). In Femme fatale si confrontano le donne ritratte da Hiro, Bourdin e dal duo Toiletpaper. Una piccola sala ospita Stranger Things, in cui la fotografia predigitale delle immagini artificiali di Sandy Skoklund "nel kitsch più assoluto" anticipa le capacità di trasformazione del colore.
Suggestivo anche l'effetto artistico dei fari fusi di auto coinvolte in incidente ritratti dallo svizzero Arnold Odermatt, per la documentazione della polizia destinata alle assicurazioni. Foodorama è il tribudio delle patatine fritte e della bulimia del cibo veloce della modernità. La conclusione è affidata a Make a Face, rivisitazione della ritrattistica a colori con i volti della spagnola Ouka Leele, i modelli di Hassan Hajjaj immersi in un cromatismo pirotecnico nel quale anche le cornici hanno un ruolo, mostrando barattoli e lattine prese dai supermercati, e Pierre et Gilles, 'il dio francese della fotografia kitsch'.
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