Sempre più concreta la
possibilità che lo stabilimento Johnson Controls dismetta la
produzione del sito industriale di Corropoli (Teramo).
La multinazionale americana ha confermato, infatti, la
chiusura entro la fine dell'anno della produzione con l'avvio
della procedura di licenziamento collettivo. È quanto emerge
dal tavolo regionale richiesto dalle Organizzazioni sindacali
sull'ennesima vertenza della provincia di Teramo, la Johnson
Controls, convocato dall'assessore regionale Pietro Quaresimale.
Presenti le parti sociali, Natascia Innamorati della Fiom Cgil,
con la Rsu Valter Trifiletti, Oscar Silvestri e Piero Mattioli,
e Marco Boccanera della Fim Cisl. Alla riunione hanno preso
parte anche il sottosegretario alla Presidenza della giunta
regionale, Umberto De Annuntiis, il presidente dell'Unione dei
comuni della Vibrata Vagnoni, il sindaco di Corropoli Dantino
Vallese, e il vicesindaco di Alba Adriatica Pulcini.
"Nessun dato, nessun numero, solo la certezza dei
licenziamenti - scrivono le forze sindacali - decisione
unilaterale e totalmente inaccettabile". I margini di manovra,
da quanto si apprende, sono molto ristretti e il rappresentante
della multinazionale ha parlato di crisi del mercato e di piano
generale di riduzione di costi e personale, facendo chiaramente
intendere che non c'è spazio per soluzioni localistiche.
L'assessore Quaresimale, assieme a De Annuntiis, si è fatto
carico di portare la vertenza al Ministero delle imprese e del
made in Italy. Nella mattinata di sabato 21 ottobre ci sarà un
corteo che passerà tra i comuni di Colonnella e Alba Adriatica.
"La nostra linea è chiara - ha sottolineato Quaresimale -
stare al fianco dei lavoratori in un momento difficile per il
loro futuro lavorativo e investire il governo di una vertenza
che ha risvolti internazionali".
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