"La storia, maestra di vita, ci
consente di discernere meglio il presente". Con queste parole il
Presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, ha
salutato i relatori e convegnisti che hanno partecipato
all'evento formativo "Conoscere e insegnare il Novecento e il
mondo contemporaneo" ospitato a Palazzo dell'Emiciclo,
all'Aquila. L'incontro è stato organizzato dall'Istituto
abruzzese per la storia della Resistenza (Iasric), presieduto da
Carlo Fonzi, in collaborazione con l'associazione professionale
"Proteo Fare Sapere" e l'Istituto scolastico regionale. Una
mattinata scandita dagli interventi di storici di levatura
nazionale: Carlo Felice Casula, docente di Storia Contemporanea
all'Università Roma Tre, Enzo Fimiani e David Adacher
dell'Iasric, David Baldini di "Proteo Fare Sapere". Tra i
protagonisti del convegno anche gli studenti del Liceo
scientifico "A. Bafile" dell'Aquila che, guidati dal prof.
Antonello Cappelletti, hanno raccontato per immagini la loro
esperienza di "storia viva" fatta durante il viaggio tra Austria
e Repubblica Ceca alla scoperta dei campi di sterminio
installati durante la Seconda Guerra Mondiale nei pressi di
Salisburgo, Mauthause, Praga, Terezin e Ratisbona. Non solo
memoria nei racconti degli storici intervenuti, ma anche letture
di un'attualità che cambia i paradigmi classici delle grandi
scuole europee di analisi storiografica. E' proprio il professor
Casula che ha invitato ad "accorciare il tempo della storia" in
riferimento agli eventi climatici che stanno mutando il modo
stesso di concepire l'esistenza sul Pianeta. Un tema che ha
accalorato lo stesso Presidente Di Pangrazio. "La percezione del
cambiamento climatico e la lettura dei suoi effetti - ha
sottolineato - sono oggetto di analisi contemporanea. Come
Consiglio regionale partecipiamo, proprio su queste tematiche,
alla predisposizione di politiche europee che abbiano ricadute
positive sull'ambiente e sulla qualità della vita dei
cittadini".
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