Snam punta a raggiungere il 90% di
finanza sostenibile entro il 2029. Lo si legge nel nuovo
'Sustainable Finance Framework' pubblicato dal gruppo. Per la
prima volta sono previsti 2 due pilastri distinti: 'Green
Financing' e 'Sustainability-Linked Financing', ciascuno dei
quali riflette "approcci diversi" alla finanza sostenibile "in
linea con le migliori pratiche di mercato".
Nel dettaglio la componente 'Green Financing', sottoposta a
revisione indipendente da parte di Iss, riguarda gli
investimenti in progetti allineati alla Tassonomia Europea. Tra
questi l'adeguamento (retrofitting) delle reti esistenti, ora
considerate "ammissibili nell'ambito del quadro normativo della
Tassonomia europea".
Il pilastro 'Sustainability-Linked Financing', valutato da
Moody's con un rating 'Sqs3 Good', integra obiettivi di
sostenibilità misurabili negli strumenti finanziari, legando il
costo del capitale al raggiungimento di specifici obiettivi
strategici. Tra questi rientrano l'impegno di Snam alla
neutralità carbonica per le emissioni Scope 1 e 2 entro il 2040
e a zero per tutte le categorie di emissioni entro il 2050.
"Con questa evoluzione del nostro Sustainable Finance
Framework - spiega Nicole Della Vedova, executive finance
director di Snam - allineiamo la strategia di finanziamento sia
alla nostra visione strategica di lungo periodo sia alle
aspettative del mercato". "Combinando il finanziamento basato su
progetti, previsto dal pilastro Green, con strumenti basati
sulle performance, previsti dal pilastro Sustainability-Linked -
conclude - rafforziamo l'integrazione tra finanza e
pianificazione strategica, supportando la resilienza del
business e la creazione di valore nel lungo termine".
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