L'indice IMSER elaborato da Terna sui
dati dei consumi elettrici mensili forniti da alcuni gestori di
rete di distribuzione (E-Distribuzione, UNARETI, A-Reti, Edyna e
Deval), e che viene presentato in differita di due mesi rispetto
ai dati dei consumi elettrici e industriali, ha fatto registrare
a gennaio 2025 una variazione negativa dell'1,4% rispetto a
gennaio 2024.
Tornando al bilancio mensile di Terna, nel mese di marzo 2025 la
domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per
l'84,6% dalla produzione nazionale e per la quota restante
(15,4%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. Il valore
del saldo estero mensile è stato pari a 3,9 TWh, -25,9% rispetto
al valore registrato a marzo 2024 (5,24 TWh). In particolare, la
riduzione dell'import è essenzialmente imputabile a minori
flussi dalla frontiera svizzera.
In dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a
22 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 39%
della domanda elettrica (era il 42,3% a marzo 2024). In aumento
la fonte fotovoltaica (+23,8%) e termica (+18,6%). In
diminuzione la fonte idrica (-33,6%), geotermica (-2,4%) ed
eolica (-7,2%). Per quest'ultima si tratta del terzo mese
consecutivo di flessione.
A marzo la nuova capacità rinnovabile è in aumento di 777 MW,
+52% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Di questi, 352
MW per impianti collegati in Alta Tensione, 263 MW in Media
Tensione e 161 MW in Bassa Tensione. Nei primi tre mesi del 2025
la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 1.596 MW, in
flessione rispetto allo stesso periodo del 2024 (-13%).
Al 31 marzo 2025 si registrano in Italia 13.682 MWh di capacità
di accumulo, che corrispondono a 5.913 MW di potenza nominale,
per circa 775.000 sistemi di accumulo.
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