RABAT - C'è una serie animata, la prima del genere, diffusa via YouTube che ogni venerdì sera, in questo mese di Ramadan, racconta il patrimonio materiale e immateriale del Marocco. "Basmat Al Tourath", che suona un po' come l'Impronta della Storia, ha intenti divulgativi, ma garantisce un approccio scientifico e sta sbancando in Rete.
L'iniziativa si deve a Nabil Mouline, storico e ricercatore presso il Centro nazionale per la ricerca scientifica (CNRS), l'idea è quella di "conquistare la 'sovranità narrativa', concetto fondamentale che sottolinea come il modo in cui un popolo racconta il suo passato condiziona il modo in cui si proietta nel futuro", si legge nel comunicato di lancio. La storia è "un territorio conteso, un campo di battaglia in cui si decide il modo in cui le persone percepiscono se stesse e come vogliono essere percepite".
L'idea "che sta alla base del progetto è fortemente politica, per ammissione dell'ideatore: "Il patrimonio, lungi dall'essere un semplice archivio del passato, è una questione politica e identitaria che condiziona il futuro". Il primo episodio, dedicato a Tinmel, il villaggio nel cuore dell'Atlante che sotto il regno degli Almohadi divenne una "superpotenza medievale", ha ottenuto quasi 50 mila visualizzazioni. Ma gli episodi sono dedicati via via anche a personaggi o epoche storiche circoscritte. I legami con la storia spagnola-andalusa, francese e portoghese sono illustrati con dovizia di particolari, ma sempre da un punto di vista maghrebino. "Di fronte alle ricorrenti controversie sull'origine del caftano o del couscous, altrettante 'controversie folcloristiche' che mascherano lotte regionali per l'influenza, la serie mira ad ancorare la memoria collettiva marocchina a una narrazione controllata", si legge ancora nel comunicato stampa.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA