"La Zes unica per il Mezzogiorno e
la riconfigurazione dell'assetto delle politiche industriali e
di coesione rappresentano un'occasione importante non solo per
il Sud ma per l'intero Paese".
Lo ha messo in evidenza, in una nota, Eustachio Papapietro,
presidente dei Giovani imprenditori di Confapi.
"Per attrarre imprese - ha continuato Papapietro - è
importante, da un lato, mantenere gli incentivi orizzontali
(credito d'imposta per gli investimenti e riduzione dell'Ires)
e, dall'altro, garantire lo snellimento delle procedure
amministrative per consentire l'insediamento rapido delle
attività produttive. Per riuscirci, visto anche l'alto numero di
domande previste, è indispensabile disegnare e costruire un
modello virtuoso di cooperazione tra lo sportello unico delle
autorizzazioni e gli enti locali".
Secondo il presidente dei Giovani imprenditori di Confapi,
"fondamentale è, poi, la scelta di procedere con un maggiore
coordinamento tra le misure di politica di sviluppo attraverso
la concentrazione, strategica e funzionale, dei luoghi
decisionali e attuatitivi. Per decenni, in Italia, le scelte di
politica industriale sono state demandate alle regioni con
l'effetto di creare dannose competizioni territoriali e
frazionare gli interventi in senso particolaristico. Per questo,
occorre predisporre il Piano Strategico che accompagna la Zes.
Serve delineare i modo coordinato i grandi interventi di
politica industriale, da attuare in armonia con le vocazioni dei
singoli territori, e quelli infrastrutturali, da realizzare per
potenziare le piattaforme logistiche esistenti", ha concluso
Papapietro.
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