E' in grande crescita l'afflusso
di turisti alle Cascate di San Fele (Potenza), all'interno del
Parco regionale del Vulture, nell'area nord della Basilicata.
Una tendenza confermata anche nei recenti ponti di Pasqua, del
25 aprile e del Primo maggio.
Le Cascate, fino a qualche anno fa poco conosciute, "prendono
il nome di 'U uattënniérë' - raccontano in una nota i promotori
dell'omonima associazione per la valorizzazione delle stesse
Cascate - trasposizione dialettale di gualchiera, una macchina
utilizzata in antichi opifici costruiti a ridosso delle cascate.
La gualchiera di San Fele è rimasta in uso fino agli anni 40 del
secolo scorso. La potenza dell'acqua veniva impiegata anche per
il funzionamento di antichi molini (oltre 20), i cui resti (così
come quelli della Gualchiera) testimoniano l'ingegno e la
dedizione al lavoro dei Sanfelesi".
Il torrente Bradano "scorga dall'Appennino Lucano in località
Matise di San
Fele per confluire nella fiumara di Atella e poi nel fiume
Ofanto. Attraversando il territorio del comune di San Fele -
spiegano i responsabili dell'associazione 'U uattënniérë' - il
torrente è costretto ad effettuare dei particolari salti di
quota che danno origine alle naturali e suggestive cascate".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA