Parto gemellare con un bambino
morto in utero da quattro mesi e uno vivo. Si tratta di un
evento molto raro avvenuto all'ospedale salernitano San Giovanni
di Dio e Ruggi d'Aragona.
La mamma aveva avuto in precedenza quattro aborti di cui due
gravidanze extrauterine. Nel corso del cesareo, inoltre, alla
donna era stata riscontrata anche una lesione dell'intestino per
una peritonite, emergenza rientrata grazie all'equipe medica.
La gravidanza ottenuta da fecondazione assistita, andava bene
quando alla 24esima settimana è giunta la notizia che uno dei
due gemelli era morto in utero. La gravidanza è stata
monitorizzata accuratamente dal dottore Raffaele Petta,
direttore del Reparto di "Gravidanza a rischio" del "Ruggi" e
benché uno dei due gemelli fosse morto in utero, la mamma ha
partorito Emilia senza problemi particolari quattro mesi dopo,
lo scorso 12 gennaio.
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