"Avevamo visto giusto, anzi, il
quadro che emerge dalla relazione della Ministra dell'interno
Luciana Lamorgese con cui si è sciolto il comune di
Castellammare di Stabia per infiltrazioni della camorra, è
ancora più grave di quello che nessuno di noi potesse
immaginare". Lo afferma in una nota il senatore Sandro Ruotolo
del Gruppo misto in merito ai contenuti della relazione del
Viminale di accompagnamento al decreto di scioglimento del
comune in provincia di Napoli. Si sostiene - secondo quanto
riferiscono organi di stampa - che il sindaco, Gaetano Cimmino,
sarebbe stato testimone di nozze al matrimonio di un
appartenente ad una famiglia malavitosa. Si evidenzia anche la
presenza di parenti di esponenti della criminalità locale in
Consiglio comunale e si accende un focus su appalti, concessioni
demaniali, beni confiscati e assunzioni.
"Appalti, questioni urbanistiche, abusivismo, assunzioni,
rifiuti, parentele. Addirittura il sindaco non solo è testimone
di nozze di un esponente di una famiglia camorristica, ma le
ditte dello sposo, nonché quelle afferenti al suo giro d'affari,
diventano le protagoniste indiscusse negli affidi sotto soglia",
aggiunge il senatore. "Il tema quindi, non sono le parentele e/o
le affinità che hanno comunque un peso, ma il governo pubblico
che diventa occasione di affari per questi parenti. Emerge un
quadro dove le tinte non sono fosche, ma scure più del nero. Per
non parlare delle inchieste Domino 1 e 2 che ci dicono che i
clan hanno favorito il centro destra, e Olimpo che ci dà la
mappatura dei rapporti clan, politica e una certa
imprenditoria". "C'è poco da gioire. Vero, avevamo visto bene,
ma il nostro è stato un semplice lavoro ispettivo nelle
prerogative parlamentari: è questo quello che un rappresentante
del popolo in seno ad un consesso così importante come il
Sanato, dovrebbe fare - sottolinea Ruotolo - Ora è il tempo
della ricostruzione democratica di un territorio, non solo
Castellammare, ma anche Torre Annunziata, sotto le macerie della
corruzione e della affinità a clan che da troppi anni hanno il
governo del territorio".
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