"Un contributo per un primo
tassello del grande progetto che trasformerà Palazzo Fuga in un
grande hub culturale, polo museale del territorio, ma anche
centro di formazione giovanile per riportare a nuova vita le
arti ed i mestieri che hanno reso grande la tradizione culturale
del nostro territorio". Così i promotori della rassegna 'AER -
Affinità Elettive Resilienti' che si terrà, nel Real Albergo dei
Poveri, il 17 e 18 dicembre. Con la manifestazione AER, la
cooperativa "Vento del Sud" e l'associazione "L'orologio di
Linneo" vogliono proporre un rilancio complessivo della
struttura di Piazza Carlo III a Napoli in accordo con le idee e
le proposte delle istituzioni. In programma l'esposizione di
manufatti artigianali, prodotti enogastronomici e mostre
fotografiche, mentre nella Sala Conferenze si alterneranno
incontri, filmati, testimonianze in una logica che mira a
favorire la crescita e l'occupazione dei giovani.
La Cooperativa Vento del Sud, guidata da Raffaele Mele, è
composta da un team multidisciplinare di esperti e opera a
sostegno delle classi svantaggiate per il reinserimento
socio-educativo dei soggetti fragili e a rischio, attraverso
percorsi educativi, formativi, ludici e ricreativi e soprattutto
lavorativi con l'organizzazione di corsi e laboratori per
l'apprendimento di antichi mestieri al fine di formare
tecnicamente persone da inserire nel mercato del lavoro.
L'associazione senza scopo di lucro, L'Orologio di Linneo,
diretta da Mimmo Ferrante, si pone l'obiettivo di "risvegliare
la creatività di quella classe operosa di artigiani che tanto
hanno contribuito alla grandezza del nostro territorio, offrendo
ai giovani la possibilità di imparare le antiche arti per creare
nuovi mestieri". Nel 1749, ricordano i promotori della rassegna,
Carlo III di Borbone affidò a Ferdinando Fuga il compito di
costruire l'enorme edificio per ospitare i poveri del Regno di
Napoli, ma già sotto Ferdinando IV l'iniziale funzione etico
sociale venne modificata destinando parte delle camerate alla
produzione manifatturiera, indirizzando le varie tipologie di
ospiti ad attività formative e lavorative che crearono col tempo
una ricco substrato artigianale.
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