Sarà il Teatro Trianon Viviani di
Napoli a ospitare venerdì 26 gennaio alle 21 (in replica fino a
domenica 28), il debutto de 'La musica dei ciechi' di Raffaele
Viviani, spettacolo in due parti da un progetto di Gigi Di Luca,
che firma anche l'adattamento e la regia. Presentato da La
Bazzarra, l'allestimento vedrà interpreti in scena Antonella
Morea, Roberto del Gaudio, Lello Giulivo, Ivano Schiavi, e con
Mimmo Maglionico (fiati) Roberto Trenca (chitarra), Vittorio
Cataldi (fisarmonica), la voce fuori campo di Pamela Villoresi.
Le scene sono a cura di Maria Teresa D'Alessio e Michele Lubrano
Lavadera, i costumi di Giovanna Napolitano, il disegno luci di
Gianni Caccia, elaborazione e musiche di Gigi Di Luca e Mimmo
Maglionico.
Scritta nel 1928, la Musica dei Ciechi, evidenziano i
promotori dello spettacolo, "è un dramma sulla condizione
dell'emarginazione, della povertà e dello sfruttamento, ma anche
della difesa etica e morale dei più deboli. Il progetto di
questa messa in scena parte da Viviani per andare oltre Viviani,
cercando connessioni con altri mondi musicali e con altre storie
di fragilità e di diversità". In uno spazio vuoto, nudo, quasi a
delineare una distanza incolmabile tra la presenza e l'assenza
di una vita umana, in mezzo al nulla, ecco i ciechi, i mezzi
ciechi, gli emarginati, le anime parlanti, accomunati da uno
stesso destino, da un bisogno di aggrapparsi gli uni agli altri
per sopravvivere.
È il Sud, fragile, pulsante e appassionato, che va da Napoli al
Sudamerica, il fulcro di umanità, riflessione e ribellione di
questo progetto teatrale. Una rilettura in cui è la musica la
protagonista.
"Con La musica dei Ciechi e, nella seconda parte, di altri mondi
ciechi, ho sentito - spiega Gigi Di Luca - la necessità di
legare l'opera di Viviani ai temi universali e contemporanei.
Alla cecità del mondo, all'incapacità dell'uomo di porre sguardi
sull'emarginazione e sul disagio sociale. Il linguaggio della
musica diventa narrazione di storie e di Paesi apparentemente
lontani ma molto simili tra loro, e va al di là del testo
stesso".
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