Celebrare un evento ricco di
storia e fede come la Festa dell'Annunziata e riflettere anche
su usanze antiche come lo scambio della 'cupeta' antica
tradizione in cui un pezzo di torrone bianco diventa simbolo di
amore eterno tra fidanzati, un rituale che ha profondamente
segnato la storia locale. Con questi obiettivi sabato prossimo,
17 febbraio, alle 19, nella Basilica della Santissima Annunziata
e Sant'Antonio di Vitulano (Benevento), si terrà il convegno di
presentazione della seconda edizione della festa (in programma
in primavera) all'insegna di fede, devozione e momenti di
aggregazione per gli abitanti della Valle Vitulanese.
Organizzato dal Comitato Festa, nato lo scorso anno con
l'intento di sostenere il 'guardiano' Padre Izaias Rosa da Silva
e i frati del Convento di Sant'Antonio nell'organizzazione,
l'evento coinvolge la Provincia di Benevento, l'Ente Parco
Regionale Taburno Camposauro, la Comunità Montana del Taburno, i
Comuni di Campoli del Monte Taburno, Castelpoto, Cautano,
Foglianise, Tocco Caudio e Vitulano. La Festa dell'Annunziata,
sottolineano i promotori, "non è solo un momento di gioia e
festa, ma un importante ritorno alle radici storiche della Valle
Vitulanese". Verrà ripercorsa anche la storia che ha segnato
l'inizio di una celebrazione che continua a unire le comunità
del comprensorio. Il convegno sarà aperto da padre Izaias Rosa
da Silva, seguito dalla presentazione della festa a cura di
Mario Buono. Mario Pedicini parlerà di tradizione e identità,
Carmine Meoli approfondirà il concetto di identità della Valle,
padre Domenico Tirone condividerà riflessioni sul culto
dell'Annunziata, Gabriele Pastore porrà attenzione alla storia e
al significato della "cupeta" dell'Annunziata, don Biagio
Corleone guiderà alla scoperta delle festività peculiari della
Valle. Le conclusioni saranno affidate a mons. Sabino Iannuzzi
mentre l'evento sarà moderato da Angelo Cerulo. Tra gli eventi
previsti per la Festa dell'Annunziata, uno dei momenti più
significativi sarà, come detto, "lo scambio della 'cupeta'". Un
discorso che ha un valore identitario ma anche economico (sono
state finora coinvolte due pasticcerie della Valle per produrre
il torrone).
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