Trentasette lavoratori socialmente
utili stabilizzati nel 2023, altri 15 entro il giugno 2024. Sono
i dati relativi al comune di Caivano (Napoli) e forniti dal
prefetto Filippo Dispenza, responsabile della commissione
straordinaria che gestisce l'ente dall'ottobre scorso dopo lo
scioglimento per infiltrazioni camorristiche; dati resi noti nel
corso dell'audizione resa davanti alla Commissione parlamentare
di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di
degrado delle città e delle loro periferie.
Dispenza ha illustrato la situazione della macchina
amministrativa comunale, spiegando che lui e gli altri due
commissari (il vice-prefetto Simonetta Carcaterra e il dirigente
Maurizio Alicandro) hanno trovato un "disastro amministrativo"
all'atto dell'insediamento, con quasi la metà dei dipendenti in
organico che erano lsu, in servizio da quasi 20 anni al Comune
ma senza alcuna stabilizzazione, con un orario medio di 24 ore
settimanali; circostanza che ha condizionato in negativo negli
anni l'efficienza della macchina amministrativa.
"Al termine di questa procedura - spiega Dispenza - non ci
saranno più impiegati part time". Da ottobre a dicembre la
triade commissariale ha notevolmente aumentato l'orario di
lavoro per 37 lavoratori; in particolare 21 sono passati da 24 a
36 ore settimanali, 13 da 24 a 30 ore, due da 24 a 32 ore e uno
da 24 a 32 ore. Nel 2024 saranno in 15 ad essere stabilizzati:
12 passeranno dalle 30 alle 36 ore settimanali, due da 28 a 36
ore e uno da 32 a 36 ore.
"Questa operazione - ha aggiunto il responsabile della
commissione straordinaria - è stata fatta al fine di restituire
dignità agli impiegati del Comune di Caivano e per rendere più
accessibili ai cittadini i servizi pubblici essenziali.
Cittadini che per anni non hanno avuto risposte, in termini di
servizi, dal Comune". Dispenza spiega: "Nel bilancio comunale
che abbiamo trovato, le risorse finanziarie previste per le
manutenzioni delle opere pubbliche (scuole, rete idrica, strade)
erano scarsissime e non adeguate alle enormi problematiche
infrastrutturali del comune di Caivano, causate da anni di
incuria e mancata manutenzione".
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