Sono otto gli agenti penitenziari
in servizio nel carcere di Avellino nei cui confronti sono in
corso istruttorie disciplinari che potrebbero concludersi anche
con il loro licenziamento o sospensioni temporanee dal servizio.
Le contestazioni nei loro confronti, (secondo il sindacato Osapp
sarebbero almeno venti gli agenti "inquisiti"), fanno
riferimento alle vicende che l'anno scorso hanno portato al
centro dell'attenzione nazionale la casa circondariale
avellinese per evasioni, tentate evasioni, regolamenti di conto
tra detenuti e aggressioni al personale in servizio.
I procedimenti disciplinari, avviati dal direttore generale
del personale penitenziario, Massimo Parisi, hanno riguardato
anche la direttrice, Rita Romano, in servizio ad Avellino dal
settembre 2023, che nel dicembre scorso è stata prosciolta dalla
Commissione di disciplina, presieduta da Maurizio Veneziano.
"Cercano capri espiatori -denunciano i vertici del sindacato
Osapp- a cui si addebita perfino di aver maltrattato i detenuti,
dimenticando che ogni agente in servizio ad Avellino deve
controllare fino a cento detenuti, spesso in possesso di armi
rudimentali. Non si possono attribuire le colpe delle evasioni
-aggiungono Leo Beneduci, Emilio Fattorello e Vincenzo Palmieri-
a chi lavora in condizioni proibitive scaricando le
inefficienza su chi è stato lasciato solo da anni".
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