(di Mario Zaccaria)
Mancano nove partite alla fine del
campionato e il verdetto finale è ancora incerto. La battaglia
per la conquista dello scudetto è in pieno svolgimento. Antonio
Conte non è per niente intenzionato a mollare e anzi alza i toni
agonistici della sfida del suo Napoli alla capolista Inter, al
momento lontana tre lunghezze. "Saremmo dei folli - dice alla
vigilia della sfida al Milan - se a nove giornate dalla fine,
con un distacco di tre punti dalla prima, un pensiero allo
scudetto non lo facessimo. Con tutti i pregi e i difetti che
possiamo avere siamo lì dove nessuno a inizio anno avrebbe
immaginato che fossimo. Perciò è giusto crederci ed è giusto
mettere tutto quello che abbiamo a disposizione".
La partita di domani sera al 'Maradona' con il Milan è un
banco di prova importante e complicato e il Napoli ci arriva con
gli ormai consueti problemi legati agli infortuni. Anguissa è in
forte dubbio per un risentimento agli adduttori, stesso
infortunio che domani terrà fuori Okafor. Anche Spinazzola andrà
in tribuna perché nell'amichevole di giovedì scorso con la
Puteolana ha rimediato una botta al quadricipite che lo ha messo
ko, almeno per il momento. Nonostante gli infortuni continuino a
imperversare, Conte è fiducioso e soprattutto sa come affrontare
la sfida con la squadra di Conceicao. "Il Milan? Come dico
sempre ai ragazzi - spiega - dobbiamo avere grandissimo rispetto
e mai paura". "Affrontiamo - osserva il tecnico del Napoli - una
squadra molto forte, costruita per vincere lo scudetto. Poi ci
sono delle annate un po' particolari. A gennaio hanno rifatto il
mercato, inserendo giocatori forti che conosco bene e quindi
dovremo fare grande attenzione perché andiamo ad affrontare il
Milan, una signora squadra, con un ottimo allenatore in
panchina. Più delle altre volte avremo bisogno del supporto del
Maradona perché si sa che ci sarà da soffrire ma nella
sofferenza dovremo saper trovare quella forza per andare oltre
l'ostacolo".
Dallo staff medico, comunque, non arrivano soltanto brutte
notizie. "Neres - dice Conte - l'ho visto in crescita, è
completamente recuperato e domani sicuramente giocherà una parte
della gara, non so se dall'inizio. Recuperarlo al cento per
cento diventa fondamentale per noi.". Insomma il ritorno in
campo del brasiliano, assente da 40 giorni, mitiga almeno in
parte la delusione per gli infortuni che continuano a falcidiare
la rosa. "Noi - sottolinea l'allenatore - andiamo avanti per
cercare di fare il meglio possibile con i giocatori che abbiamo
a disposizione e facciamo quello che sappiamo fare".
Olivera ("E' tornato in buone condizioni dall'impegno con la
Nazionale") prenderà il posto di Spinazzola. Il modulo iniziale
sarà il 3-5-2, quello utilizzato nell'ultimo mese, con Raspadori
che affiancherà Lukaku in attacco. "Ho la fortuna - dice il
tecnico - di avere a disposizione un gruppo che dopo sette-otto
mesi di lavoro ha ormai conoscenze tattiche importanti.
Cercheremo di sfruttare quelli che sono più in forma e chi è
indietro deve sforzarsi di mettersi al passo con gli altri".
"Nell'ultimo periodo - conclude Conte - meritavamo qualcosa
in più. Ho rivisto la partita col Venezia, così come altre
partite. Meritavamo di vincerle. Cerchiamo sempre di migliorare.
E' difficile trovare una squadra sempre con lo stesso
atteggiamento. A volte il risultato condiziona le menti. Spesso
ti subentra la voglia di proteggerti di più. Facendo questo poi
sbagli. Dopo il primo gol serve il secondo. Nei 95 minuti di
gioco ci sono momenti diversi e dobbiamo essere bravi a
riconoscerli e ad adeguarci. Dobbiamo crescere e migliorare,
anche quando prepariamo la partita".
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