"Questa mattina, primo maggio, come
centro culturale Handala Ali abbiamo tenuto un'azione
dimostrativa al Castel Sant'Elmo - con la semplice esposizione
di uno striscione per Anan Yaeesh, partigiano palestinese
prigioniero nelle carceri italiane su pressione di Israele". E'
quanto si legge in una nota di Rete Napoli per Palestina.
"L'obiettivo dell'azione è quello di mettere in luce il caso
di Anan Yaeesh, partigiano palestinese prigioniero in Italia nel
carcere di Terni dal 26 gennaio 2024 con accuse strumentali che
nulla hanno a che fare con la sua militanza politica a sostegno
della libertà della Palestina, dopo che è stata negata la
richiesta di estradizione riconoscendo la sua condizione di
perseguitato politico dall'occupante israeliano - si spiega -
Il processo ad Anan avviene perciò su mandato di Israele e
rischia di essere un precedente in un quadro politico, storico e
sociale in cui viene rafforzata dai governi occidentali la
criminalizzazione della popolazione palestinese e della sua
resistenza contro l'occupante, diritto riconosciuto e tutelato
dal diritto internazionale e dall'Onu".
"La mobilitazione per la liberazione di Anan continuerà in
vista della prossima udienza il 21 maggio a L'Aquila. Facciamo
appello a tutte le persone e le realtà sinceramente democratiche
per garantire i diritti di Anan da una persecuzione giudiziaria
su commissione".
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