(di Mario Zaccaria)
Il Napoli si gioca con il Genoa al Maradona il bonus pareggio, l'unico che aveva a disposizione.
Finisce 2-2 e l'Inter riduce le distanze dalla capolista. Ora c'è un solo punto che separa gli azzurri dalla squadra di Simone Inzaghi e il Napoli se vorrà avere la certezza di conquistare lo scudetto, indipendentemente dai risultati dell'antagonista, dovrà vincere le ultime due sfide, a Parma e in casa con il Cagliari.
Il Genoa gioca con una formazione giovane e sfrontata che Vieira manda in campo con un'organizzazione perfetta e una gran voglia di ben figurare nonostante la mancanza di stimoli di classifica. E alla fine l'atteggiamento proposto dei rossoblù viene premiato con il pareggio.
La strada sembra farsi in discesa molto presto per la capolista, nonostante l'uscita forzata dal campo di Lobotka che al 13' avverte il riacutizzarsi del dolore alla caviglia per la distorsione che lo aveva costretto a uscire dal campo nella partita con il Lecce. La capolista trova infatti molto presto il gol del vantaggio. E' il 15' del primo tempo quando McTominay serve in verticale Lukaku il quale in area di rigore anticipa Vasquez e conclude l'azione con un tiro rasoterra che manda il pallone alle spalle di Siegrist. Da quel momento, però, il Napoli cede del tutto l'iniziativa agli avversari.
Il Genoa è estremamente aggressivo ed esercita una pressione intensa e continua sulla partenza dell'azione dal Napoli.
Pinamonti e le tre sottopunte schierate da Vieira quando il pallone è tra i piedi di Meret chiudono tutti gli spazi per i passaggi e il Napoli ha grandi difficoltà nell'impostare l'azione.
Il predominio dei liguri, già manifestatosi al 30' con una traversa colpita da Pinamonti con un colpo di testa, si concretizza al 31' con il gol del pareggio, merito del diciassettenne Ahanor, un ragazzo di cittadinanza nigeriana nato ad Aversa, in provincia di Caserta. Messias calcia da destra una punizione. Sulla parabola si avventa Ahanor, lasciato completamente e colpevolmente solo nell'area piccola, il quale con un colpo di testa colpisce la base del palo. Meret, lanciatosi per opporsi alla conclusione contrastare la conclusione, tocca il pallone con la gamba di richiamo e spedisce involontariamente in pallone in fondo alla rete.
Il pareggio non scuote il Napoli ma ringalluzzisce il Genoa che continua a esercitare un netto predominio a centrocampo e non consente agli azzurri di rendersi pericolosi per tutto il resto della prima frazione di gioco.
A rimettere le cose a posto per il Napoli ci pensa al 18' del secondo tempo Raspadori che riceve il pallone da McTmoninay, entra in area di rigore e insacca sul palo del portiere con un tiro potente. Il vantaggio dà nuova forza al Napoli che continua ad attaccare alla ricerca del gol della sicurezza.
Ma la gioia dei 52 mila tifosi del Napoli dura poco. Al 39' su traversone di Martin, Vasquez salta a centro area anticipando Billing e Olivera, colpisce di testa e manda il pallone alle spalle di Meret. Negli ultimi scampoli di gioco il Napoli non riesce nell'impresa di ribaltare nuovamente il punteggio. E ora agli azzurri non rimane che vincere le rimanenti due partite per avere la certezza della conquista del tricolore.
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