Un ospedale di comunità,
una casa di comunità ed una centrale operativa, saranno
realizzati a Pomigliano d'Arco (Napoli), grazie ad un
finanziamento di oltre cinque milioni di euro, approvato dalla
Giunta regionale della Campania nell'ambito dell'apposito piano
per gli ospedali e le case di comunità. L'annuncio alla
cittadinanza pomiglianese, è stato fatto dal sindaco Gianluca
Del Mastro nel corso di una manifestazione pubblica alla quale
hanno preso parte, tra gli altri, i consiglieri regionali Bruna
Fiola, Massimiliano Manfredi e Gennaro Saiello, e la
vicepresidente del Consiglio regionale, Valeria Ciarambino.
"Oggi è un grande giorno per Pomigliano d'Arco - ha sottolineato
il sindaco Del Mastro - perché abbiamo annunciato alla
cittadinanza l'imminente realizzazione sul nostro territorio di
un ospedale di comunità, di una casa di comunità e di una
centrale operativa. Avremo tutte e tre le strutture che
sorgeranno nell'area di via Nazionale delle Puglia. La delibera
della Giunta regionale, spinta dalla mozione presentata da
alcuni consiglieri regionali, incluso quelli presenti oggi a
Pomigliano, e la delibera dell'Asl Napoli 3 Sud, hanno
certificato quello che era un grande sogno di tutta la città,
una grande prospettiva di sviluppo del nostro territorio". Nel
corso dell'incontro si è concordato di convocare al più presto
una ulteriore iniziativa pubblica per fornire tutti i dettagli
del progetto ai cittadini di Pomigliano d'Arco. "Un risultato
importantissimo per Pomigliano - ha commentato, invece, la
vicepresidente Ciarambino - un Comune che vive gravi carenze
sotto il profilo sanitario e dove è presente da sempre un
importante insediamento industriale, che registra forti
criticità di carattere ambientale e che è inserito nel
territorio dell'Asl Na 3, in cui il rapporto tra numero di
abitanti e posti letto è nettamente inferiore a quello che la
legge prevederebbe. Anche per questo risultato abbiamo lavorato
in stretta sinergia con l'amministrazione comunale. L'auspicio -
ha proseguito - è che adesso a questo piano sia data attuazione
nei tempi indicati e che le nascenti strutture siano dotate di
personale adeguato, perché possano essere pienamente funzionali
e garantire l'assistenza che i cittadini si aspettano. Con il
potenziamento della medicina territoriale possiamo dare
finalmente una risposta al sovraffollamento di Pronto soccorso e
reparti emergenziali, a partire dall'ospedale Cardarelli.
Continuerò a seguire in prima persona l'iter attuativo, affinché
possiamo finalmente dotare la nostra regione di presidi
intermedi fondamentali per la garanzia del diritto alla salute,
prossimi ai cittadini e facilmente accessibili".
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