Nuove prospettive terapeutiche
per il tumore al pancreas: allo studio pubblicato sul "Journal
of Translation Medicine", coordinato dalla Fondazione "Agostino
Gemelli" e dalla Università Cattolica del Sacro Cuore, hanno
dato un contributo importante Luca Roberto e Ilaria Guerriero,
giovani ricercatori di Biogem, l'istituto di ricerca genetica
con sede ad Ariano Irpino, in provincia di Avellino, presieduto
da Ortensio Zecchino.
Attraverso gli studi in vivo su modelli murini realizzati
nello stabulario di Biogem, la loro ricerca è stata indirizzata
a identificare nuovi bersagli per terapie non tossiche:
attualmente, circa la metà dei casi dei tumori al pancreas,
(Adenocarcinoma Duttale Pancreatico, ndr) sono ad elevato
rischio sospensione per la elevata tossicità dei farmaci
gemcitabina e nab-paclitaxel, utilizzati in prima linea.
"L'aspetto più interessante -sottolineano i due ricercatori- è
di aver dimostrato che il trattamento con talniflumato,
sperimentato in modelli murini di Pdac, è in grado di migliorare
significativamente l'efficacia della terapia Gem/Txl in quanto
impedisce ad alcune proteine, chiamate mucine, di formare una
barriera immunosoppressiva".
I risultati conseguiti aprono la strada per un nuovo
approccio nel trattamento del tumore al pancreas che costituisce
la terza causa di mortalità correlata al cancro tra gli adulti,
con una sopravvivenza media di pochi mesi e una sopravvivenza a
cinque anni inferiore all'otto per cento.
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