Alle prove scritte del concorso
ordinario per la scuola secondaria che si sono svolte nelle
giornate del 25, 26 e 27 febbraio è stato rilevato che il
quesito n. 4 dell'ultimo turno di esame riportava quattro
possibili risposte che sono state accertate tutte come errate,
non permettendo di attribuire alcun punteggio ai candidati del
turno di prova interessato.
Il ministero dell'Istruzione ha ricostruito la dinamica
dell'errore compiuto dalla Commissione, consistente nell'aver
indicato nelle risposte al quesito relativo all'autore di una
tesi di psicopedagogia un nome di battesimo errato. Lo rende
noto il capo dipartimento per il sistema educativo di istruzione
e formazione del Ministero dell'Istruzione e del Merito, Carmela
Palumbo la quale aggiunge che il ministero ha accertato che
l'Università, selezionata mediante avviso pubblico e incaricata
di elaborare i quesiti, aveva indicato in modo incompleto gli
autori citati nelle risposte, omettendo i nomi di battesimo.
Pertanto, la Commissione nazionale, alla quale spetta il compito
di validare, rettificare o sostituire i quesiti elaborati, ha
ritenuto di completare i quesiti con l'indicazione dei nomi di
battesimo degli autori citati nelle risposte. In questa
operazione di integrazione è stato commesso l'errore con
riferimento all'autore Eric Erikson, citato come Milton Erikson.
Il ministero ricorda che la Commissione nazionale è
costituita da docenti universitari, dirigenti tecnici, docenti
di scuola e dirigenti scolastici.
Dopo l'accertamento dell'errore da parte della stessa
Commissione nazionale, che ha analizzato tutte le 43
contestazioni pervenute, delle quali solo questa si è rivelata
errata, il Ministero ha proceduto con decreto del Direttore
generale per il personale scolastico ad annullare il quesito
errato e a disporre il rifacimento da parte dei candidati del
turno interessato di un quesito sostitutivo di quello errato
nella data del prossimo 5 maggio.
La soluzione è stata adottata con il conforto dell'Avvocatura
generale dello Stato, dopo averla valutata come l'unica
procedura corretta al fine di garantire la par condicio dei
partecipanti al concorso, anche sotto il profilo di possibili
futuri contenziosi.
Nei precedenti concorsi del 2020, anch'essi con prove
scritte con quesiti a risposta multipla, sono stati accertati
ben 93 quesiti errati, di cui 89 oggetto di annullamento in
autotutela e 4 di annullamento da parte degli organi di
giustizia amministrativa, ricorda Palumbo, assicurando che il
ministero farà "un accertamento puntuale delle responsabilità
individuali alla base dell'errore e che nei confronti dei
responsabili scatteranno le sanzioni del caso".
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