"Non è più possibile temporeggiare
sulla formazione e l'educazione all'affettività e al consenso":
a dirlo è Sabrina Loparco dell'Udu che ieri sul tema ha tenuto
una conferenza stampa a La Sapienza.
Il 61% della popolazione intervistata non è a conoscenza
delle misure di prevenzione del proprio ateneo o del proprio
territorio "è un dato allarmante verso il quale il governo e il
ministero non possono voltarsi dall'altra parte. Il dato
interessante, al netto della riconferma delle preoccupanti
percentuali di molestie riportate nei luoghi del sapere, è che
la percezione di sicurezza negli atenei aumenta se si percepisce
un clima giudicato favorevole alla denuncia: è compito di tutti
occuparsi di risolvere questo problema sistemico, culturale; è
impossibile negare le radici patriarcali, di oggettivazione
femminile e di potere che sottendono questi fenomeni, la cultura
si cambia con la formazione, e da lì è necessario ripartire",
continua Loparco
Infine l'appello: "serve un provvedimento urgente per
inserire in prossimità degli atenei degli sportelli
antiviolenza con supporto psicologico e legale, ma più di tutti,
il Ministero e il Governo devono smettere di limitarsi a
piangere ogni volta le vittime del sistema, è il caso di
iniziare a lavorare di prevenzione con dei percorsi
strutturati".
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