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Dal comfort estremo alle soluzioni scenografiche, ecco come è andata al Salone del Mobile

Dal comfort estremo alle soluzioni scenografiche, ecco come è andata al Salone del Mobile

Spazi calmi e rassicuranti a casa e in ufficio

21 aprile 2025, 19:52

di A.M.

ANSACheck
Johanson ph. Andrea Mariani @Salone del Mobile 2025 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Johanson ph. Andrea Mariani @Salone del Mobile 2025 - RIPRODUZIONE RISERVATA

La ricerca del comfort estremo percorre la strada del minimalismo funzionale che riscopre i metalli come materia progettuale. E la ricerca di evasione che propone soluzioni scenografiche che uniscono luce e suono. Queste due tendenze tra le tante sono emerse dal Salone del Mobile 2025. Tra le novità sui complementi il ruolo sempre più architetturale del divano che si rafforza, con forme che si ampliano, si estendono sinuosamente distribuendo lo spazio domestico e si ammorbidiscono ancora di più: se non sempre nelle imbottiture, che rimangono dense al punto giusto, quantomeno nei materiali di rivestimento. Il divano, come è nella sua funzione originaria, diventa ancora di più prezioso alleato dell’evasione, del rilassamento e dell’ozio, e antagonista dello stress. Su questi divani si può vivere, lavorare, giocare. Anche le poltrone tornano avvolgenti, con palette neutre e materiali di matrice naturale, rivestite in bouclé, pelle naturale o velluto, cuscini intrecciati e forme concettuali. 

In generale osserviamo una ricerca di spazi “calmi”, rassicuranti, che non urlano novità sensazionali ma invitano le persone a rifugiarsi e rinvigorirsi nell’effetto curativo di materiali straordinari che solo a toccarli trasmettono pace, nelle lavorazioni a regola d’arte, nelle invisibili soluzioni di ingegneria che rendono il movimento di uno sgabello lento al punto giusto.

Seduti in uno di questi spazi si ha la sensazione che gli arredi stiano davvero iniziando a prendere vita, come suggerivano i ricercatori del MIT al Salone più di dieci anni fa col progetto Transform. Per ora siamo concentrati sull’aspetto fisico, formale delle cose. Domani il nostro divano potrebbe riconoscere la nostra energia e rispondere con calore, leggero movimento e sottili vibrazioni, migliorando il nostro umore.   

Ceramiche da collezione  
Sempre di più il design industriale offre momenti di “collectible” attraverso uno dei materiali più amati dai designer e dagli artisti, la ceramica. Un esempio sono le edizioni di Bosa che quest’anno esplora il tema del mito con vasi, sculture e rivestimenti che portano le firme di Alessandro Corina e Paolo Stella con la collezione Motus/Mythos o con la collezione di totem Bossanova di Pepa Reverter. Anche Bitossi Ceramiche collabora con grandi firme come Patricia Urquiola con cui presenta Merlate, un trio di tavoli che estendono la collezione di vasi presentati l’anno scorso, realizzati con la tecnica del collaggio in cui l’argilla bianca allo stato liquido viene versata in stampi di gesso per poi venire rifinita a mano, una volta solidificata. Ancora, Rooms Studio propone il progetto The Shapes of Resistance realizzato durante i disordini politici in Georgia. La bellezza dell'argilla grezza è sottolineata dalle collezioni di vasi oversize di Atelier Vierkant che propone una scenografia che evoca un senso di monumentalità e serenità di ispirazione naturale.

Oggetti da collezione e scultorei anche i vasi i di cristallo colorati dell'azienda francese Daum, con la serie Rêve Equestre, in edizione limitata a 225 pezzi, ispirati alle tradizioni equestri della scuola di equitazione spagnola a Vienna e le scuderie reali di Versailles. Un approccio simile anche quello di Villari, con lampade e oggetti da collezione come il grande Pavone all'ingresso dello stand disegnato proprio da Leone Villari.

Postmodern totems 
Dopo i già citati totem di Pepa Reverter per Bosa, sono svariate le aziende che propongono oggetti con forme totemiche che ne mistificano la funzione. Tra questi Kartell mostra quattro sculture geometriche nei toni del grigio, bianco, rosso e verde chiaro. Si tratta dello sgabello Prince OHOH firmato Philippe Starck. Anche Moooi ripropone ormai un classico, il tavolino totemico optical Chess Table di Front.  Anche le collezioni di BD Barcellona 1972 possono rientrare in questa categoria, con gli arredi colorati in chiave Memphis. In particolare segnaliamo la Stedelijk Chair Colour di Sabine Marcelis, Eclipso di Jaime Hayon, Workplace B di Konstantin Grcic e la sedia Simplex di Oscar Tusquets.  Anche Ichendorf Milano lavora sul concetto di totem ma in scala più piccola, con i complementi per la tavola. Ne è un esempio la collezione Andalusia di Mario Trimarchi, la collezione Travasi di Astrid Luglio o la serie di caraffe Clarinette di Naessi Studio. Totemiche e misteriose le lampade Dalea e Centaurea dell'azienda portoghese Vista Alegre. Il filone totemico è chiaramente intrepretato da Gufram, i cui prodotti iconici hanno segnato l'immaginario collettivo per decadi. Nel 2025 lancia reintepretazioni di un classico con il Boring Cactus di Drocco / Mello in peluche blu, e la serie Blue Baby e Red Baby di Keith Haring.

Quiet interiors
Tra le aziende che invitano a rilassarsi su imbottiti oversize e morbidi, troviamo Knoll, con una atmosfera anni ’80 e il divano Perron Pillo Sofa del designer multidisciplinare Willo Perron e molte riedizioni di pezzi iconici come la Tugrndhat Chair di Ludwig Mies van der Rohe. Anche Porro punta sulla calma dei sensi con prodotti come Tobu di Francesco Rota, Twin di Dordoni Studio e Origata di Nao Tamura. Regina degli imbottiti, Edra quest’anno punta sull’affinamento di prodotti già a catalogo, studiando nuovi rivestimenti per i suoi classici. Citiamo Minotti per le atmosfere anni ’70 che riesce a creare con divani oversize firmati da Giampiero Tagliaferri e Marcio Kogan.  Sempre in un'ottica avvolgente e decorativa, segnaliamo le trame sognanti e colorate dei tappeti dell'azienda tedesca Jan Kath. Poliform presenta Owen, una poltrona avvolgente con base in legno di olmo tinto nero firmata Jean-Marie Massaud. Visionnaire, con la firma di Fabio Bonfà, propone Walker, un divano dalle linee morbide e avvolgenti per un’esperienza di comfort totale.

Non solo divani ma anche sedie confortevoli, come la Glen di Gino Carollo per Calligaris, con fusto in legno di frassino e sedile e schienale imbottiti e tappezzati. Imbottita anche la nuova collaborazione tra Calligaris e Borbonese nell'interpretazione della poltrona Quadrotta di Archirivolto. Anche la qualità dell'aria vuole la sua parte ed è quello che fa la poltrona Haori di Adal. Disegnata da Canuch, prende il nome dalla parola giapponese che indica 'kimono' per un rivestimento dello schienale removibile, realizzato con lo stesso materiale usato per i tatami. Si tratta di un materiale naturale, intrecciato a mano in Giappone, in grado di migliorare la qualità dell'aria degli interni grazie alla sua capacità di assorbire umidità. Novità 2025 anche il tavolino Monn, sempre di Caunch, la cui base è costituita da acrilico riciclato stampato in 3D con polvere di carbone e un ripiano in vetro verniciato.
Vivere nel comfort non può trascendere dai tessuti che indossiamo, dalle lenzuola, tovaglie, plaid e asciugamani. New entry la divisione Arca dell'azienda Beste, controlla tutta la filiera fin dall'origine del cotone, 100% Made in Italy con piantagioni in Puglia. Oltre a plaid, coperte, cuscini e accappatoi in spugna l'azienda propone abbigliamento comodo come felpe e t-shirt per stare in casa o per viaggiare. Poi le curve sinuose e invitanti di Kasbah, il divano a isola di David Lopez Quinconces per Living Divani. 

Nel Salone del Mobile c'èra anche Workplace 3.0 dedicato all'ufficio. Quali tendenze per l'ufficio dopo anni ibridi tra telelavoro e ambienti domestici? Quali arredi ci aiutano a migliorare l’esperienza professionale, sociale e creativa? Sembrano indicare tutti la stessa direzione. Se di luogo esclusivamente deputato al mondo del lavoro stiamo parlando, questo non potrà che essere light, aperto e flessibile, informale e riconfigurabile. Anche il suo registro, il suo tono di voce - prendendo in prestito una parola al marketing - dovrà essere necessariamente non minaccioso, accogliente, orizzontale e inclusivo. Dimenticando la coercizione alla scrivania, oramai superata anche per i sostenitori più incalliti della produttività ad oltranza, l’ufficio si dovrà dotare di spazi di attesa, dove possano essere presi in carica i momenti di riposo, di gioiosa assenza di attività fattiva e concreta. 

Se l'ufficio riesce a cambiare pelle e a farsi gioioso ed intelligente, come possiamo tracciare un confine tra gli spazi del lavoro e quelli di una lounge, di un museo, o persino di un albergo? Un giro tra gli espositori del Salone ha sembrato confermare questo avvicinamento. Seguendo questo spunto, non ci stupisce trovare da Infiniti, azienda veneta specializzata nel mondo dell’ufficio, una panca concepita per l’ambito museale: si tratta di Museum – nome non casuale – riedizione firmata da Giulio Lazzotti della panca Giulio. Tra le novità del marchio per il 2025, la sedia Diane, del designer francese Ambroise Maggiar, va invece incontro al mondo outdoor: in acciaio verniciato, si distingue per la linea morbida e pulita, con o senza braccioli, e può essere integrata da un cuscino magnetico che ben si sposa anche alle necessità del mondo indoor. 
La novità di Segis, altra azienda italiana specializzata in sedute, tavoli e imbottiti, è la sedia in polipropilene Plose progettata da Archirivolto. Le sue forme sono emblematiche rispetto ad un certo gusto dell’arredo da ufficio (e non solo): l’essenzialità lineare della forma prevale, ma l’utilizzo delle curve, in questo caso paraboliche, forniscono quell’iniezione di grazia che rende il prodotto più amichevole. Rinnova la sua collaborazione con AMDL CIRCLE e Michele De Lucchi il marchio Mara. Evoluzione della sedia Typo, la poltrona Typo Lounge è un’ennesima conferma della portata di tiro della nuova ergonomia da ufficio, sempre più tarata verso la possibilità di infiltrarsi anche nei nostri salotti, tanto pubblici quanto privati.

Il marchio croato Prostoria fa ancora un passo avanti nella strada che ci conduce verso l’informale: il suo divano Aire, novità del 2025, viene descritto dai suoi progettisti, il duo spagnolo Ramos Bassols, con una parola riconfortante: libertà, un monito che ispira la vocazione di questo pezzo a rendersi versatile in qualsiasi spazio venga utilizzato. L’attenzione verso la dematerializzazione del prodotto, intesa come contenimento della quantità di materia utilizzata in un’ottica di accresciuta sostenibilità, guida invece uno degli ultimi prodotti lanciati da Arper.. La Catifa RE 46, ennesima rivisitazione del modello progettato da Lievore Altherr Molina nel 2004, non è soltanto la prova provata della longevità del buon design, ma anche l’esito attento di un percorso tecnologico che assottiglia la scocca in plastica riciclata al 100%, regalandole più incisività.

Da Fantoni, altro storico marchio del settore ufficio, la nuova collezione presentata nel 2025, Alis, si esprime attraverso il rigore del linguaggio dell’architettura. A progettare questo sistema di scrivanie operative e semi-direzionali, tavoli meeting, librerie e soluzioni per il contenimento è infatti lo studio di architettura Park Associati, che punta sulla purezza strutturale dei pezzi e sulla loro capacità di giocare con gli effetti di luce grazie ai tagli a 30° delle superfici. Guarda invece sulla morbidezza organica e sull’attenzione alle finiture il marchio belga da ufficio Bulo. La forma morbida e smussata, che sembra accogliere e inglobare chi si siede alla scrivania, diventa un’opportunità per inserirsi con più agilità in qualsiasi tipo di spazio, rompendo l’ordine cartesiano della griglia e adattandosi ad un ideale guidato dalla fluidità.

Il marchio svedese Johanson punta invece sul carattere grafico delle proprie sedute: un linguaggio capace di parlare alle giovani generazioni, che trovano nell’astrattezza piena di carattere un’attitudine prossima al loro stile, come mostra bene la panca della serie Sketch, un progetto di Färg & Blanche. Humanscale,  è specializzata nell’elevazione ergonomica dell’esperienza da ufficio. Alle sue storiche poltrone da ufficio l’azienda affianca oggi anche nuove soluzioni sit-stand – sempre più diffuse come opzione per migliorare il benessere in ufficio a partire dalle occasioni di mobilità – insieme a bracci per monitor, sistemi per tastiera e per laptop, poggiapiedi oscillanti, sistemi di gestione per i cavi e accessori da scrivania.

Infine, il benessere negli spazi di lavoro non si misura solo a partire dagli arredi, ma anche da innumerevoli dettagli capaci di fare la differenza. Tra gli esempi più originali visti al Salone ci sono anche i pannelli acustici Bloom prodotti da Slalom: la loro texture di rivestimento, che include petali e fibre naturali, ci riporta ad un sentimento di quiete che si adatta al nuovo spirito della vita da ufficio. Da segnalare, nel campo dei rivestimenti, anche le proposte sempre più sofisticate presentate sotto l’egida di S.Project dedicata alle soluzioni decorative e tecniche del progetto di interni.
Un’opportunità non scontata per sottolineare il continuum che lega il mondo del mobile ad una più ampia visione dello spazio abitato, dove a fare la differenza è la ricerca sempre più tecnologica della performance di materiali, componenti, finiture, complementi d’arredo e soluzioni per l’illuminazione. 

Specializzato in vetrate panoramiche ad alto tasso di personalizzazione, il marchio Protezioni offre soluzioni caratterizzate da comfort termico e luminoso, a dispetto della stagione.  Dooor, l’azienda che rivisita le porte a soffietto care alla tradizione di Gio Ponti presenta quest’anno un camerino circolare insonorizzato ideale per gli spazi retail. Tra le aziende all’avanguardia nelle soluzioni di design in legno composto, Alpi presenta nuove collezioni firmate Piero Lissoni, Nendo e Estùdio Campana. Specializzata nella produzione di sistemi modulari per l’arredamento, Dresswall presenta in fiera i pannelli luminosi Grids, caratterizzati da una personalità grafica che sa però coesistere con ambienti preesistenti. Punta sul design circolare la proposta di Giovanardi. Con il suo marchio Refelter, i display pubblicitari in poliestere stampato vengono riciclati attraverso un trattamento meccanico per ottenere feltri da impiegare come pannelli decorativi fonoassorbenti o come componenti strutturali per arredi, sedie e complementi. Raytent, altro marchio Giovanardi, utilizza invece i tessuti riciclati dagli scarti dell’industria delle tende da sole.

La novità del 2025 di Caimi Brevetti è un “divano acustico”, CB SOFA di Claudio Bellini: una soluzione in grado di combinare comfort acustico superiore, un relax avvolgente, ed un’ergonomia adattata alla vita da ufficio grazie al sostegno offerto dallo schienale alto.

L’azienda fiorentina antoniolupi presenta un lavabo realizzato interamente in Cristalplant. Il linguaggio minimalista delle nuove proposte mette ancora più in risalto la purezza e il comfort tattile della materia. L’azienda veneta Oikos ha una missione: offrire rilevanza alla porta d’ingresso, restituendole il suo ruolo da protagonista, come per i modelli Vela e Synua presentati per la prima volta in fiera. Il marchio belga Renson guarda invece alla forma ultima del comfort, il relax in ambiente outdoor. La sua proposta al Salone, Amani – premio Red Dot 2023 – è una pergola da esterni interamente customizzabile che permette di beneficiare della vita all'aperto grazie alla configurazione di molteplici dettagli. La collezione “SensiTerre", disegnata da Matteo Thun e Benedetto Fasciana per Florim, esplora le qualità dell’argilla trasponendole da lavorazione artigianale verso un’espressione architettonica. 

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