Con la prefazione del ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e del saggista Raffaele Alberto Ventura, "Inventario - Il linguaggio della manifattura", è il racconto, in parole, del sistema produttivo italiano: L'industria manifatturiera in 500 termini.
Un'opera voluta da Confimi Industria (associazione di piccole e medie imprese) e realizzata con il contributo di Treccani che ha sviluppato le definizioni delle 26 parole poste in apertura dei capitoli e che sono tratte dalla banca dati della sua enciclopedia e del suo vocabolario - pensata per rendere omaggio alla vita quotidiana delle piccole e medie imprese nella Giornata Nazionale del Made in Italy.
Il vocabolario raccoglie termini chiave del lavoro manifatturiero, esplorando il legame tra linguaggio, identità e innovazione. Il volume offre una prospettiva sulla cultura del fare, restituendo dignità e valore alle parole che raccontano il Made in Italy. Più di un dizionario, è una narrazione della nostra storia produttiva che racconta il mondo della produzione italiana attraverso 26 capitoli e oltre 500 parole emblematiche, esplorando il legame tra linguaggio, identità e innovazione. Il volume, realizzato con il contributo di Treccani, è una mappa del lessico della manifattura, che attraversa epoche e territori, dalla tradizione al futuro. Le parole del lavoro non sono solo strumenti di comunicazione, ma rappresentano processi, mestieri e saperi tramandati. Il libro celebra il valore della cultura manifatturiera italiana e la ricchezza del suo linguaggio, tra precisione tecnica e ironia, tra dialetto e neologismi. Le parole presenti appartengono a diverse categorie linguistiche, a testimonianza della varietà e della complessità del lessico del lavoro italiano.
Per i dialetti locali, ci sono termini usati nelle diverse regioni italiane per indicare strumenti, ruoli e dinamiche lavorative. Esempi: barachin (Piemonte, contenitore per il pranzo), bocia (Veneto, apprendista), mescià (Piemonte, capo officina). Definizioni ironiche, ovvero giochi di parole e descrizioni che svelano, con leggerezza, le dinamiche del lavoro e dell'impresa. Esempi: budget - "Lo fai con entusiasmo, poi lo rivedi, lo riduci, lo stracci." Leadership è "L'arte di delegare tutto e prendersi il merito di ciò che funziona." Linguaggio tecnico di settore, cioè termini legati ai processi produttivi e industriali dei differenti settori del manifatturiero, dei servizi connessi all'imprese. Esempi: alesatura (rifinitura dei fori nella meccanica di precisione), rullatura (finitura superficiale dei metalli), jit (just in time, gestione della produzione). Linguaggio della rappresentanza: parole chiave della politica industriale e delle organizzazioni imprenditoriali. Esempi: corpi intermedi (strutture associative tra imprese e istituzioni), Confimi Industria (associazione di piccole e medie imprese). Tra i neologismi, termini di recente introduzione nel linguaggio produttivo e aziendale figura "great resignation" (fenomeno delle dimissioni di massa), blockchain (tecnologia per la tracciabilità dei dati), coworking (spazi di lavoro condivisi).
Tr ale definizioni Treccani, parole analizzate con rigore enciclopedico, per una visione storica e linguistica si sono fabbrica, manifattura, norma, sindacato.
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