L’Aston Martin Valhalla, che entrerà in produzione nel 2024, è la prima supercar a motore centrale del brand britannico, ed attinge a mani basse dall’esperienza maturata dal marchio in F1. Come per le monoposto della massima formula, infatti, la progettazione della Valhallain ha sfruttato molto il simulatore, non a caso il 90% delle caratteristiche dinamiche e dell'assetto del veicolo è stato completato con questo strumento, e solamente la fase finale di sviluppo si è svolta su strada e su pista.
Inoltre, è stato importante il contributo dei piloti del team di F1, con le competenze di Lance Stroll e Fernando Alonso che sono state messe al servizio del brand per portare ad un livello superiore la dinamica del veicolo. Anche nell’aerodinamica la Valhalla continua il suo travaso dalla F1 mediante l’ala anteriore, che può divenire piatta in posizione DRS per ridurre la resistenza aerodinamica, o essere inclinata verso l'alto per generare più carico davanti alle ruote anteriori. L'ala posteriore a più elementi, invece, è piatta per creare le linee pulite della vettura, ed in modalità pista viene sollevata in per massimizzarne l'efficacia.
Non mancano dei generatori di vortici ed uno snorkel sul tetto per alimentare l'aspirazione del motore ed i condotti di raffreddamento degli intercooler del turbo. Dietro l’abitacolo, il V8 biturbo, accoppiato a tre motori elettrici, crea un gruppo propulsore ibrido a trazione integrale da 1.012 CV. I due motori elettrici sull'asse anteriore, oltre a rendere l’auto a trazione integrale, le consentono di controllare in modo completamente indipendente la coppia applicata a ciascuna delle ruote anteriori, per migliorare la risposta dello sterzo in ingresso di curva.
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