Le possibili concessioni che il
Giappone si appresta a fare a Washington per garantire una
maggiore apertura alle importazioni di auto dagli Stati Uniti
potrebbero compromettere gli standard di sicurezza per l'intero
settore. Sono alcune delle preoccupazioni espresse da funzionari
del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti nipponico,
citati dal giornale Yomiuri Shimbun, che sottolineano il
pericolo di un aumento degli incidenti mortali. Molti degli
standard di sicurezza automobilistici giapponesi, infatti, sono
stati formulati sulla base di lezioni apprese da esperimenti
passati e dunque incorporati negli standard globali stabiliti
dalle Nazioni Unite. "A differenza degli standard dell'ONU, che
sono utilizzati dal Giappone e dai Paesi europei, la sicurezza
dei pedoni non è un fattore negli standard dei veicoli Usa",
spiegano i funzionari. Negli Stati Uniti, dove le condizioni
delle strade sono diverse da quelle del Paese del Sol levante e
la mobilità dei pedoni non ha gli stessi parametri in contesto
regolato dal traffico, spiega lo Yomiuri, tali standard di
protezione sono assenti. Le richieste di Trump a Tokyo di
allentare i suoi standard di sicurezza sembrano quindi basarsi
su una mancanza di comprensione delle diverse condizioni dei due
paesi. Aspre critiche hanno sollevato le dichiarazioni dell'ex
tycoon sulle norme giapponesi, definite sui social media come
"l'esame della palla da bowling", l'esempio in cui in un test si
colpisce l'auto con un dispositivo semisferico - che sostituisce
la testa di un adulto o di un bambino - a una velocità di 35 km
orari, in cui si misura l'impatto sul cofano in caso di scontro
frontale. Gli standard delle Nazioni Unite, fa notare il
giornale, sono una serie di norme ambientali e di sicurezza per
i veicoli stabilite attraverso discussioni tra agenzie
governative, gruppi industriali e altri organismi in seno al
Forum mondiale dell'Onu per l'armonizzazione delle normative
sulle automobili. Gli standard comprendono 43 categorie di norme
per i veicoli passeggeri, tra cui quelle relative a freni,
tachimetri o i livelli acustici. Il Giappone le ha adottate
tutte, mentre gli Stati Uniti prendono in considerazione solo
tre categorie, tra cui quelle relative alle finiture metalliche
delle portiere. In questa direzione, sottolineano gli esperti,
se il Giappone concede un trattamento preferenziale agli Usa
sulle misure di sicurezza, la Cina - che ha anch'essa una serie
di standard unici - potrebbe chiedere lo stesso trattamento.
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