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Cina introduce norme più rigorose sulla sicurezza batterie

Cina introduce norme più rigorose sulla sicurezza batterie

In vigore dal 1° luglio 2026 per evitare incendi e altri rischi

ROMA, 30 aprile 2025, 12:47

Redazione ANSA

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Cina introduce norme più rigorose sulla sicurezza batterie - RIPRODUZIONE RISERVATA

Cina introduce norme più rigorose sulla sicurezza batterie - RIPRODUZIONE RISERVATA

In Cina il Ministero dell'Industria e dell'Informazione Tecnologica ha comunicato gli standard aggiornati sulla sicurezza delle batterie per i veicoli Nev che sostituiranno la versione del 2020 e che entreranno in vigore dal primo luglio 2026.
    La disposizione più importante delle norme - cha rappresentano un progresso epocale nella sicurezza dei veicoli elettrici o plug-in e sono le più severe al mondo - stabilisce che le batterie non devono incendiarsi o esplodere per almeno due ore dall'inizio di un eventuale autoriscaldamento.
    Nelle batterie con celle agli ioni di litio questa è la causa principale di incidenti correlati alle batterie e le nuove spostano l'attenzione sull'eliminazione proattiva del rischio.
    Le precedenti norme richiedevano solo un avviso del pericolo di incendio per i primi cinque minuti dell'evento. Le nuove norme cinesi - oltre a garantire che il fumo prodotto dall'autoriscaldamento non crei danni agli occupanti - introducono anche diversi rigorosi requisiti di prova.
    E' il caso del cosiddetto test di impatto inferiore per valutare la protezione della batteria in caso di urto contro asperità del fondo stradale (rischio tipico delle pavimentazioni in pietra anche nelle nostre città).
    L'aggiornamento è particolarmente rilevante, dato che un numero crescente di batterie viene integrato strutturalmente nei veicoli secondo l'approccio di progettazione 'cella-corpo' che prevede l'integrazione del pacco batterie nella piattaforma del veicolo.
    Le batterie dovranno inoltre superare un test di sicurezza che ne dimostri la capacità di resistere a 300 cicli di ricarica rapida (si stanno diffondendo colonnine che arrivano a potenze di 1.000 kW) seguiti da un test di cortocircuito.
    Secondo il Ministero dell'Industria e dell'Informazione Tecnologica già a febbraio del 2024, il 78% delle 36 industrie cinesi di veicoli e batterie interpellate disponeva della tecnologia necessaria per impedire che le batterie prendessero fuoco o esplodessero. Un ulteriore 14% prevede di disporre di questa capacità entro il 2026-27. 
   

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