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Disturbo bipolare, altalena dell'umore per 80 milioni nel mondo

Disturbo bipolare, altalena dell'umore per 80 milioni nel mondo

Il 30 marzo la Giornata mondiale,ancora stigma ma curarlo si può

ROMA, 28 marzo 2025, 10:49

Redazione ANSA

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Il disturbo bipolare,  altalena dell 'umore per 80 milioni nel mondo.  Attestazione: PeopleImages - iStock - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il disturbo bipolare, altalena dell 'umore per 80 milioni nel mondo. Attestazione: PeopleImages - iStock - RIPRODUZIONE RISERVATA

A livello globale si stima che ne soffrano circa 80 milioni di persone, mentre in Italia circa 600.000 persone adulte. E' il disturbo bipolare, di cui domenica 30 marzo si celebra la Giornata Mondiale. La data non è casuale: è il giorno della nascita di Vincent van Gogh, la cui storia è diventata un simbolo di questa patologia e con la Giornata si vogliono accendere i riflettori su una condizione troppo spesso ignorata o stigmatizzata.

La Fondazione Duedime, nata nel 2023 per sensibilizzare la società civile e supportare pazienti e caregiver, in questa occasione vuole richiamare l'attenzione su alcuni temi essenziali: il disturbo bipolare si può gestire, evitando che si manifesti nelle sue forme più acute; la società civile deve essere informata ed educata a superare i pregiudizi legati alla salute mentale; l'ascolto è uno strumento importante per individuare la patologia al suo insorgere e per portare le persone a chiedere aiuto.

"Da qualche anno convivo con il disturbo bipolare - racconta Donatella Smoljko, presidente della Fondazione Duedime - e ho deciso di condividere la mia esperienza, seppur dolorosa, affinché sempre più persone possano trovare il coraggio di chiedere aiuto senza paura di essere giudicate. La malattia mentale non è un "problema da risolvere", dobbiamo abbattere il muro della solitudine che spesso accompagna chi lotta con queste difficoltà, creare un sistema di supporto che non giudica ma informa, accoglie e ascolta. E la Fondazione nasce da questa idea e con questo obiettivo".

"Non è facile dare una definizione del disturbo bipolare - spiega Leonardo Tondo, presidente del comitato scientifico Fondazione Duedime - consultando un qualsiasi motore di ricerca la risposta che troveremo è semplice: una successione, ciclica e protratta nel tempo, di periodi di umore elevato o maniacale e di depressione. Ma questa spiegazione non rispecchia la complessità della patologia. L'alternanza di queste polarità, infatti, può presentarsi con modalità e intensità molto variabili e anche l'intervallo che intercorre tra una fase e l'altra può differire in maniera sostanziale da individuo a individuo". Le manifestazioni del disturbo bipolare, inoltre, possono variare sensibilmente da individuo a individuo e molte persone non sono consapevoli di esserne affette o non vogliono ammetterlo. Ecco perché la corretta individuazione del disturbo e il trattamento, una cura farmacologica con stabilizzatori dell'umore, arrivano spesso dopo 5-10 anni dai primi sintomi, in occasione di crisi particolarmente acute. A questa latenza contribuiscono in maniera sostanziale anche i pregiudizi sociali intorno alla patologia e alla salute mentale. 
   

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