"Oltre due anni e mezzo di legislatura e ancora nulla di concreto è stato portato a termine per gli infermieri. Anzi, abbiamo anche dovuto schivare un macigno che avrebbe addirittura azzoppato una categoria già in sofferenza e sempre più demotivata come la nostra: il grossolano errore contenuto all'articolo 1 del ddl prestazioni sanitarie e che inizialmente prevedeva l'esclusività medica per diagnosi, prognosi e terapia, paralizzando di fatto il lavoro degli infermieri". È quanto afferma in una nota il segretario nazionale del Nursind, Andrea Bottega, in occasione della Giornata internazionale dell'infermiere, che si celebra oggi.
"Siamo costretti ancora una volta a fare l'elenco, purtroppo sempre più lungo, delle cose che non vanno, di tutto quello che questo Governo e questo Parlamento potevano fare e non hanno fatto", aggiunge Bottega. Tra le criticità "la riforma del riordino delle professioni sanitarie che già un mese fa sembrava dovesse approdare in Consiglio dei ministri, come annunciato dal ministro Schillaci, e invece si è persa nel porto delle nebbie.
Stesso discorso vale per le lauree specialistiche: ancora niente di più che un annuncio. Non possiamo insomma parlare di attenzione alla categoria, a meno di non volerci prendere in giro", conclude il segretario Nursind
Duro il commento anche del presidente del sindacato Nursing Up, Antonio De Palma, che parla di "infermieri poveri, umiliati e stremati. La nostra professione è diventata una condanna, altro che vocazione". Un quadro fatto di insostenibilità economica, aggressioni e sfiducia, che ha portato a oltre 20mila dimissioni volontarie in soli 9 mesi del 2024, +170% rispetto al 2023. Un esodo che ha il proprio fulcro nei lavoratori meridionali emigrati al Nord, che ora tornano a casa perché impossibilitati a vivere con affitti che assorbono quasi il totale degli stipendi da 1500/1600 euro al mese. Bologna, Milano, Venezia: decine di dimissioni ogni mese, spesso senza sostituzioni. A Milano, la soglia minima per vivere da soli supera di 450 euro lo stipendio medio netto di un infermiere.
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