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Con il mare caldo aumentano i nidi di Caretta caretta in Italia

Con il mare caldo aumentano i nidi di Caretta caretta in Italia

Ma la presenza umana impatta sulla schiusa

11 aprile 2025, 08:25

di Elisa Buson

ANSACheck
Tartaruga marina Caretta caretta.  Crediti Brian Gratwicke, Flickr, CC-BY 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/2.0/) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Tartaruga marina Caretta caretta. Crediti Brian Gratwicke, Flickr, CC-BY 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/2.0/) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Con il riscaldamento dei mari sta progressivamente aumentando la nidificazione delle tartarughe Caretta caretta sulle spiagge italiane: lo dimostra uno studio dell'Università di Padova condotto su oltre un migliaio di nidi censiti nell'arco di cinque anni dal progetto di citizen-science 'Tartapedia'. I risultati, pubblicati sulla rivista Plos One, dimostrano il forte impatto delle attività umane sulla schiusa delle uova e l'importanza di preservare ampie spiagge naturali con dune e aree verdi per favorire la nascita dei piccoli. 

Tra il 2019 e il 2023 su Tartapedia sono stati segnalati complessivamente 1.179 nidi di Caretta caretta lungo le coste italiane, con un trend in generale aumento al di là delle fluttuazioni annuali. Dai 94 nidi del 2019 si è passati ai 246 del 2020 (+161,7%), poi ai 256 del 2021 (+4,1%); nel 2022 c'è stato un temporaneo calo a 129 nidi (-49,6%), ma poi nel 2023 c'è stata una nuova impennata che ha portato a contare ben 454 nidi (+252,7%). "Nel 2024 sono stati censiti addirittura 601 nidi", racconta all'ANSA Luca Ceolotto, biologo marino dell'Università di Padova e primo autore dello studio

. I ricercatori hanno ristretto l'analisi spaziale a 237 nidi sui quali erano disponibili dati sufficientemente completi per l'analisi statistica. Dai risultati è emerso che la maggior parte dei nidi si trova nelle regioni del centro-sud come Campania, Puglia e Sicilia, mentre sono pochi quelli presenti nelle regioni settentrionali. "Si evidenzia comunque un allargamento dell'areale di nidificazione verso nord e verso ovest", precisa Ceolotto. "Nel 2021 sono stati segnalati perfino due nidi in Veneto, i più settentrionali al mondo".

Gli studiosi hanno sviluppato un modello statistico per prevedere il successo riproduttivo delle Caretta caretta (rappresentato dal successo di schiusa delle uova) che tiene conto di diverse variabili ambientali marine e terrestri oltre che delle pressioni locali derivanti dall'urbanizzazione e dall'antropizzazione. "I dati dimostrano che la temperatura è uno dei fattori più decisivi per il successo della schiusa, ma molto dipende anche dalla presenza di stabilimenti balneari e costruzioni umane lungo la costa", spiega Ceolotto. "Per questo è fondamentale preservare le spiagge naturali e gestire meglio quelle antropizzate, ad esempio evitando gli interventi di ripascimento nel periodo della nidificazione e scegliendo la sabbia con una granulometria che garantisca le migliori condizioni in termini di temperatura, umidità e ossigenazione".

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