Non tramonta in Italia l'abitudine dell'aperitivo fuori casa ma anche tra le pareti domestiche: da Nord a Sud 1 italiano su 2 (51%) acquista in media prodotti per oltre 50 euro l'anno per l'aperitivo per consumarlo in casa, "confermandosi un popolo gourmet amante del buon bere e della cura nell'abbinamento con il cibo, dei veri e propri Aperitaster". E' quanto emerge con un' analisi sul consumo di Cga by Niq presentata con la terza edizione di "Aperitivo Festival", evento nato e organizzato a Milano "per celebrare l'iconico rito dell'aperitivo" e in agenda da oggi fino all'11 maggio.
La ricerca di mercato registra che il 37% degli intervistati dichiara di averne consumato almeno uno negli ultimi tre mesi, "dato - segnalano gli analisti - con 7 punti percentuali in più rispetto al 2015 e di questi il 46% non rinuncia ad almeno un aperitivo al mese". Lo studio rileva inoltre che il 77%, cioè 3 intervistati su 4, ama concederselo nei bar diurni (39%), nei cocktail bar o locali dedicati (34%), seguiti da enoteche, trattorie e discobar (15%), ristoranti (13%) pub e birrerie (10%). I ricercatori mettono in luce che l''esperienza di un buon drink va di pari passo con la ricerca di una proposta culinaria all'altezza, tanto che l'85% del campione ammette di considerare importante la proposta di abbinamenti con il food e pone attenzione al km 0, alle certificazioni come la Dop, al territorio, alla cura nella preparazione che parte dalle materie prime.
E' rilevato che gli Aperitaster sono pronti a scegliere anche alternative analcoliche (15% solo analcolico, 61% anche analcolico), ma l'aperitivo è un'abitudine a cui 3 italiani su 4 non possono rinunciare almeno mensilmente. Per quanto riguarda le bevande consumate, tra quelle alcoliche più apprezzate, il primo posto in classifica va allo Spritz (33%), seguito dal Prosecco (29%), sul podio anche la birra con il 26% delle preferenze. Tra le analcoliche, invece, al primo posto spiccano gli aperitivi in bottiglia (56%), i cosiddetti ready to drink, seguiti dai cocktail 0 alcol sempre in bottiglia e dai succhi di frutta (ambedue col 12% di preferenze).
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