Il pizzaiolo napoletano Giuseppe
Vesi lancia un appello a tutti i colleghi "per ritornare a fare
la pizza, a cominciare dalla Margherita, con tutti gli
ingredienti originali". "La Margherita, quella che prepariamo
oggi, come tanti colleghi pizzaioli bravi, è un falso storico,
un inganno" afferma Vesi che spiega: "Quando è nata, la pizza
margherita veniva realizzata, prima di tutto, con una farina non
raffinata". Ed è il primo degli argomenti di un'affermazione
che, nelle parole del pizzaiolo, mette a processo quasi tutte le
pizze che vengono preparate e servite oggi.
Oltre alla farina, infatti, Vesi segnala l'utilizzazione
impropria anche degli altri ingredienti base. "Vogliamo parlare
del pomodoro? Bisogna utilizzare esclusivamente il San Marzano,
quello garantito dal Consorzio e prodotto nella zona dell'Agro
Nocerino-Sarnese, ma molti non utilizzano questo pomodoro. E
questa è la seconda mistificazione".
Per ultimo la denuncia sui latticini. "Un altro orrore è
quello di usare fiordilatte nazionale e non mozzarella campana".
"Presentando questo prodotto - prosegue ancora Giuseppe Vesi - i
pizzaioli non rispettano un patto stabilito con i propri clienti
quando entrano nei locali. Ritengo disonesto vendere un prodotto
con un nome che è un marchio mondiale, che ci rappresenta a
livello internazionale, travisando le caratteristiche con cui è
nato, per una mera questione economica". Sono tanti coloro che,
secondo il pizzaiolo, utilizzano ingredienti che non
identificano il prodotto originale. "Il successo che molti
riscontrano - prosegue - è solo il frutto di operazioni di
marketing, attraverso strumenti come i social network. Per
questo motivo - conclude - bisogna ritornare a produrre la
pizza, a cominciare dalla Margherita, con gli ingredienti
originali, altrimenti tutto il resto rischia di essere solo
mistificazione".
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