'Beyond boundaries', la prima
mostra antologica dedicata al lavoro del pittore piemontese
Fabio Pietrantonio, ha aperto i battenti all'Istituto italiano
di Cultura di Londra. Nelle sale del palazzo di Belgrave Square
è esposta una selezione di opere rappresentative delle aree di
ricerca più significative del lavoro di Pietrantonio.
Un'antologia che segue il fil rouge del concetto di "confini",
collegato ai principali temi d'indagine dell'artista sia da un
punto di vista sociale - quale metafora delle barriere sociali
che caratterizzano lo scenario contemporaneo - che degli
ostacoli nella coesistenza tra uomo e natura.
"Questa mostra - ha detto all'inaugurazione il direttore
dell'Istituto, Francesco Bongarrà - propone una nuova lettura
del concetto di confine quale tramite per una metamorfosi
culturale partecipativa, invitando i visitatori a trascendere
gli inevitabili confini che caratterizzano lo scenario
contemporaneo, grazie allo sviluppo di valori condivisi".
Pietrantonio, che durante il vernissage ha dato vita ad
un'opera d'arte ad hoc rimasta esposta con quelle già in mostra,
ha raccontato il suo lavoro, caratterizzato dalla descrizione di
una "connessione con input ancestrali e archetipici, che invita
a trascendere i confini interiori che ogni individuo crea dentro
di sé". Riflessioni che sono riprese, in modo variegato, dalle
opere in mostra: le serie Confini e Canali adottano una
prospettiva antropologica multidimensionale; nella serie Natural
Love l'artista si sofferma sul legame tra uomo e natura, mentre
nella sezione dedicata alla serie Universal Eggs il richiamo è
relativo a riflessioni ancestrali e primordiali in connessione
ad archetipi.
La mostra, curata da London Trade Art, rimarrà aperta fino al
primo maggio.
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