A Tobarra, piccola cittadina di Castilla-La Mancha, nel sudest della Spagna, i riti pasquali sono una cosa seria: da quasi 50 anni durante la Semana Santa i tamburi suonano incessantemente dalle 16 del mercoledì santo alla mezzanotte della domenica per accompagnare e celebrare la morte e la resurrezione di Cristo. Nel 2024 pur di non interrompere il ritmo e perdere 60 preziosi minuti, Tobarra sospese il passaggio dell'ora legale, unica città in tutta Europa. Ora la cittadina si prepara a battere un altro record, suonare lo stesso tamburo per 104 ore consecutive e trasformare i riti della Settimana Santa in una Festa di interesse turistico internazionale. E non sarà difficile perché le processioni pasquali di Tobarra si trasformano in scenari di fervente devozione religiosa così struggenti e spettacolari che meritano il viaggio. Inoltre, la presenza di migliaia di grancasse e tamburi fatti a mano, di vari stili e forme, che vengono suonati simultaneamente e senza sosta per più di 4 giorni in tutta la città, ha già conquistato l'attenzione dell'Unesco che nel 2018 li ha inseriti nell'elenco del patrimonio immateriale dell'Umanità.
Al prestigioso riconoscimento si è aggiunta anche la dichiarazione di Bene di interesse culturale da parte della Regione di Castilla-La Mancha e quella di Festa di interesse turistico nazionale. D'altronde in Spagna la Pasqua è una delle feste più radicate e profonde della tradizione, una commemorazione che vanta secoli di storia e che ricorda la Passione e la morte di Gesù Cristo coinvolgendo la popolazione, le Confraternite, i quartieri e le città tra la musica, l'arte delle immagini votive e la magia delle processioni degli incappucciati.
Il tamburo, protagonista della Settimana santa di Tobarra, si è evoluto nel corso degli anni da strumento fatto con legno e corda fino alle attuali grancasse d'alluminio e goffratura, passando per la lamiera e il metallo con scatole traforate, torni scolpiti, pregiate pelli di capra, bordoni risonanti e cerchi in filigrana, alcuni dei quali placcati in oro e in argento. Il rituale collettivo del suono, tramandato di generazione in generazione, accompagna le otto processioni cittadine a cui partecipano, con ricchezza di immagini e troni barocchi, 15 confraternite.
Tra le immagini più care alla popolazione di Tobarra, la Virgen de los Dolores di Francisco Salzillo, uno dei migliori scultori del barocco spagnolo, che giovedì, venerdì e domenica da più di un quarto di secolo presiede la sfilata della Confraternita della Santissima Vergine Addolorata e della Solitudine di Maria. Tra una tamborrada e l'altra si susseguono processioni emozionanti, come quella del mercoledì santo, quando i soldati romani arrestano Cristo; o del venerdì, quando ha luogo l'atto più sublime della festa di Tobarra con la benedizione impartita dal Cristo articolato sul Calvario a 30mila fedeli radunati davanti all'immagine della Madonna Addolorata. È un momento unico, spettacolare: uno squillo di tromba mette a tacere i tamburi e il braccio del Cristo articolato, azionato da un meccanismo situato sotto il trono, benedice i presenti nei quattro punti cardinali. Poi i suonatori di tamburo, che indossano tuniche viola, blu, rosse, legate in vita con un cordone e una sciarpa bianca annodata al collo, riprendono il loro ritmo seguendo il suono del mektub, una partitura musicale funerea, intensa e commovente. Poi i troni del Cristo e della Madonna Addolorata vengono trasportati dagli agarráores che li portano in corteo.
Durante il giovedì santo si svolge un altro momento unico: la discesa del Cristo della Caduta -paso Gordo per il suo enorme peso - lungo ripidissimi pendii come atto di forza, sacrificio e devozione dei 30 costaleros, seguiti dai fedeli che infondono loro coraggio. Infine l'ultimo atto si svolge la mattina della domenica di Pasqua, quando i tamburi tacciono di nuovo e sul Monte Calvario ha luogo l'incontro tra le immagini del Gesù Risorto e della Vergine Addolorata con i due troni che si fronteggiano e si inchinano.
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