Era un desiderio antico: accompagnare
il figlio Alberto a Auschwitz. Poi la scoperta della malattia
implacabile, la Sla, che lo costringe a vivere sul divano di
casa. Ma quel sogno rimasto in fondo al cuore alla fine è
"miracolosamente" diventato realtà. Giorgio Foglia, 56 anni, il
viaggio lo ha compiuto accompagnato dalla propria famiglia, da
alcuni amici e soprattutto da cinque volontari dell'Assistenza
Pubblica di Parma che, assieme ad Anmic, hanno organizzato la
trasferta a bordo di un'ambulanza.
In lettiga Giorgio ha così potuto visitare il lager nazista.
"Perché Auschwitz? Perché lo desideravo da sempre e perché, come
le persone che hanno vissuto la tragedia del campo, anch'io sono
stato colpito senza averne colpa. Quel luogo ha accolto un'altra
vita scarnificata ma con la stessa volontà di continuare a
vivere" .Il viaggio, grazie al progetto 'L'ambulanza dei
desideri' di Anmic e Assistenza Pubblica, è diventato anche un
documentario curato da Alberto Rugolotto con le musiche di
Alessandro Nidi.
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