E' ancora in stato confusionale,
ricoverata in Medicina d'Urgenza all'Ospedale 'Infermi', la
ragazza ucraina di 21 anni picchiata e lasciata ferita in
strada, nella notte tra sabato e domenica, nei pressi dello
stabilimento balneare numero 118 di Rivazzurra di Rimini. Non ha
ancora raccontato nulla di più di quanto detto subito dopo i
fatti e cioè che era stata picchiata e violentata da un ragazzo
magrebino. Dopo quelle prime parole si è chiusa in profondo
silenzio, riprendendo coscienza solo a trattati in un costante
dormiveglia.
Gli investigatori della Squadra mobile, coordinata dal
sostituto procuratore Annadomenica Gallucci, dopo aver
sequestrato i filmati di video sicurezza del Bagno 118, ieri
notte sono tornati a battere palmo a palmo la zona
dell'aggressione, le vie tra il lungomare e la ferrovia, le
colonie abbandonate e i residence dove alloggiano la maggior
parte degli stranieri. Una sessantina le persone controllate ed
identificate, ma per ora l'esito è negativo.
La pista quella più concreta è quella della cessione di
droga, poi l'aggressione e infine la rapina. La ragazza infatti
quando è stata soccorsa non aveva né cellulare né documenti con
sé, era in stato confusionale e ha detto di conoscere da una
ventina di giorni al massimo l'uomo che l'aveva aggredita e
violentata.
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