"Il Governo Meloni continua a
calpestare i principi costituzionali: per questa destra il
carcere è solo un luogo di punizione, se non addirittura di
vendetta. Il trasferimento dei giovani detenuti nel carcere per
adulti della Dozza è la prova più evidente di una cultura
repressiva, che cancella ogni funzione rieducativa della pena.
La detenzione dovrebbe mirare al reinserimento, ma per Meloni
contano solo le manette e la propaganda". Lo hanno detto
Annalisa Corrado e Virginio Merola, rispettivamente
europarlamentare e deputato Pd, a proposito del trasferimento
dei 'giovani adulti' dagli istituti minorili al carcere
bolognese della Dozza.
Corrado e Merola hanno visitato questa mattina la struttura
insieme ad una ampia delegazione del Partito democratico e di
Alleanza Verdi Sinistra: tra i presenti anche il deputato Avs
Marco Grimaldi, la consigliera regionale Avs Simona Larghetti e
i consiglieri comunali di Bologna Detjon Begaj (Coalizione
civica), Mery De Martino (Pd) e Giacomo Tarsitano (Lista Matteo
Lepore sindaco). Con la delegazione c'erano anche Roberto
Cavalieri, Garante delle persone sottoposte a misura restrittive
della Regione Emilia-Romagna e Antonio Ianniello, Garante delle
persone sottoposte a misure restrittive del Comune di Bologna.
"Le condizioni in cui abbiamo trovato i primi ragazzi
trasferiti sono indegne: la struttura, che fino a pochi giorni
fa ospitava detenuti in regime di alta sicurezza, è del tutto
inadeguata a garantire le condizioni detentive previste per i
ragazzi, che avrebbero diritto a più ampi margini di libertà.
Una vergona istituzionale", hanno aggiunto Merola e Corrado.
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