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Morì per un calcolo renale, un milione agli eredi

Morì per un calcolo renale, un milione agli eredi

La Cassazione conferma il risarcimento dell'Ausl di Bologna

RIMINI, 12 aprile 2025, 11:44

Redazione ANSA

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Doveva essere sottoposta a un banale intervento chirurgico per togliere un calcolo renale e invece perse la vita. Oggi a distanza di 16 anni, come riporta la stampa riminese, è stata depositata la sentenza della Corte di Cassazione, con cui i giudici, respingendo il ricorso dell'Ausl di Bologna, hanno sancito in via definitiva il risarcimento di oltre un milione di euro per gli eredi.
    La donna, una 37enne della provincia di Rimini, si era sottoposta ad un'operazione di routine all'ospedale Maggiore di Bologna per l'asportazione di calcoli renali. L'operazione, programmata il 14 settembre 2009, fu eseguita, ma venne interrotta a seguito di verificarsi di complicanze e a seguito di vari tentativi terapeutici, anche d'urgenza, rimasti vani, la donna morì due giorni dopo per choc settico.
    Scattarono quindi le denunce da parte dei familiari, ma il procedimento penale venne archiviato. Gli eredi della giovane madre citarono in giudizio civile l'Ausl di Bologna, al fine di ottenere il risarcimento dei danni. L'azienda sanitaria resistette alla domanda ma alla fine il Tribunale di Bologna accolse l'istanza degli eredi definitivamente confermata dalla Cassazione.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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