"Al ministro della Salute, Orazio
Schillaci, con cui abbiamo comunque un buon rapporto, diciamo
che servono risorse dedicate e aggiuntive" per abbattere le
liste d'attesa. Lo ha detto l'assessore alla Sanità della
Regione Emilia-Romagna, Massimo Fabi, a margine della
presentazione dei dati della collaborazione tra le
cardiochirurgie del Policlinico sant'Orsola di Bologna e
dell'Ospedale Maggiore di Parma. "Il tema dei tempi d'attesa è
uno delle priorità che abbiamo", ha assicurato Schillaci.
"Con tutto il rispetto per il ministro Schillaci, nei
finanziamenti ordinari che vengono forniti alle regioni sono
contenute anche quelle risorse destinate all'abbattimento dei
tempi d'attesa, ma nell'ultimi documento economico finanziario
si è persa anche quella destinazione specifica, quindi ci sono
dei finanziamenti che rientrano nell'ordinarietà dei
finanziamenti - prosegue Fabi - Non c'è un obiettivo specifico
ed aggiuntivo di risorse ciononostante, e vengo allo 0,4% del
finanziamento nell'ambito del finanziamento ordinario che fino
all'anno scorso era destinato all'abbattimento dei tempi
d'attesa, spettavano alla regione Emilia-Romagna 38 milioni non
aggiuntivi. Noi ne abbiamo utilizzati più di 50, abbiamo
incrementato in maniera significativa l'offerta nell'ambito
della medicina specialistica ambulatoriale", ma servono altri
fondi.
In particolare, dopo i recenti interventi della regione
sulle liste d'attesa, "l'82% delle prime visite di medicina
specialistica ambulatoriale rientra negli standard, e noi non
siamo soddisfatti di questo, ma rappresenta un miglioramento
sensibile. Quanto agli appuntamenti di diagnostica, il 90%
rientra negli standard", dice Fabi, che tuttavia sottolinea come
"noi non siamo soddisfatti, anche se sono risultati
particolarmente incoraggianti".
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