"Oggi rinnoviamo il giuramento che
i sopravvissuti di questo campo pronunciarono il 16 maggio 1945,
perché la memoria sia guida, la libertà sia difesa e la pace sia
costruita ogni giorno". Queste le parole scandite dal presidente
dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna Maurizio Fabbri,
intervenuto alla cerimonia di deposizione di una corona nel
campo di concentramento di Mauthausen in occasione
dell'ottantesimo anniversario dalla liberazione. Con lui tanti
sindaci, assessori e 160 studenti della regione.
"Ci troviamo - ha detto - in un luogo che impone silenzio e
riflessione profonda. Un luogo che rappresenta la memoria di
milioni di vittime innocenti, di vite stroncate, di sofferenze
inenarrabili. Mauthausen non è solo un sito storico: è un altare
della memoria europea, un monito scolpito nella pietra e nella
coscienza collettiva. Ottant'anni fa, il 5 maggio 1945, questo
campo veniva liberato, ponendo fine a una delle pagine più
oscure della nostra storia La visita che stiamo compiendo non è
solo un atto simbolico. È un impegno concreto a ricordare, a non
dimenticare, a onorare le vittime del nazismo e a trasmettere
alle generazioni future l'importanza della memoria storica come
fondamento della nostra democrazia e della nostra libertà. In
un'epoca in cui assistiamo al riemergere di ideologie xenofobe e
autoritarie - ha concluso il presidente dell'Assemblea
legislativa - il nostro dovere è rinnovare l'impegno
antifascista. Essere antifascisti oggi significa vigilare contro
ogni forma di discriminazione, promuovere l'inclusione,
difendere i diritti umani e la pace. Significa, nuovamente,
educare le generazioni alla memoria, affinché gli orrori del
passato non si ripetano".
A seguire si è tenuto un momento commemorativo con il
presidente nazionale Aned Dario Venegoni, la sindaca di Firenze
Sara Funaro, l'ambasciatore austriaco, gli interventi dei
sindaci e il pranzo con i 160 studenti provenienti da diverse
città dell'Emilia-Romagna.
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