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L'arte povera di Pino Pascali vive al Padiglione Italia

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L'arte povera di Pino Pascali vive al Padiglione Italia

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In collaborazione con Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka

Una fruizione multimediale delle opere del maestro pugliese

OSAKA, 12 maggio 2025, 11:43

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ANSAcom - In collaborazione con Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka

La 'Pino Pascali Experience' arriva al Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka nella settimana dedicata alla Puglia. La narrazione sul maestro dell'arte povera pugliese è accompagnata da immagini che introducono gli spettatori alla conoscenza dell'artista.
    "Attraverso la fruizione multimediale ed interattiva, un'esperienza immersiva e virtuale 'Cinque bachi da setola e un bozzolo' (1968)" spiega Giuseppe Teofilo, direttore della Fondazione Pino Pascali, di Polignano a Mare, "il pubblico potrà entrare nel vivo dell'opera e della ricerca artistica di Pascale e di fatto conoscere tutta la sua vita". Pur non essendo nato a Polignano a Mare, Pascali mantiene con la città, che ha dato i natali ai suoi genitori, uno strettissimo legame. "Pascali rappresenta l'arte, rappresenta la cultura, rappresenta la vocazione che Polignano e il territorio di Polignano ha per l'arte e per i valori della cultura" spiega il sindaco Vito Carrieri. Il sindaco sottolinea come Pascali sia a tutti gli effetti un ponte verso il Giappone, "un ponte fatto con un popolo che per molti versi è affine a quello italiano, a quello pugliese in particolare". Un legame concreto, anche con la stessa Osaka. "Siamo consapevoli dell'importanza dell'artista Pino Pascali e del suo lavoro" spiega Tomio Sugaya, direttore del Nakanoshima, museo d'arte a Osaka, e "siamo molto orgogliosi di avere le sue opere nella nostra collezione museale". Un amore nato circa 20 anni fa, racconta Sugaya: "Siamo rimasti molto sorpresi quando una galleria di Tokyo ci presentò un'opera di Pascali e non pensavamo che fosse possibile avere una collezione di opere di un'artista come Pascali. Così abbiamo detto: 'Un'opera così importante, siamo onorati di averla nella nostra collezione permanente'".
    Nella sede di Polignano c'è l'unico museo di arte contemporanea in Puglia e la sua attività è suddivisa in mostre temporanee, collezione permanente e Premio Pino Pascali. Oltre all'archivio e alle opere grafiche dell'artista, la Fondazione è proprietaria del fondo video e del fondo fotografico di Pino Pascali.
    "Pascali rappresenta l'arte, rappresenta la cultura, rappresenta la vocazione che Polignano e il territorio di Polignano ha per l'arte e per i valori della cultura" spiega il sindaco Vito Carrieri. Il sindaco sottolinea come Pascali sia a tutti gli effetti un ponte verso il Giappone, "un ponte fatto con un popolo che per molti versi è affine a quello italiano, a quello pugliese in particolare". Un legame concreto, anche con la stessa Osaka. "Siamo consapevoli dell'importanza dell'artista Pino Pascali e del suo lavoro" spiega Tomio Sugaya, direttore del Nakanoshima, museo d'arte a Osaka, e "siamo molto orgogliosi di avere le sue opere nella nostra collezione museale". Un amore nato circa 20 anni fa, racconta Sugaya: "Siamo rimasti molto sorpresi quando una galleria di Tokyo ci presentò un'opera di Pascali e non pensavamo che fosse possibile avere una collezione di opere di un'artista come Pascali. Così abbiamo detto: 'Un'opera così importante, siamo onorati di averla nella nostra collezione permanente'".
    Nella sede di Polignano c'è l'unico museo di arte contemporanea in Puglia e la sua attività è suddivisa in mostre temporanee, collezione permanente e Premio Pino Pascali. Oltre all'archivio e alle opere grafiche dell'artista, la Fondazione è proprietaria del fondo video e del fondo fotografico di Pino Pascali.
   

ANSAcom - In collaborazione con Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka

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