Chiuso in un insolito riserbo,
Sebastiano Visintin da ieri ha risposto soltanto a pochissime
tra le tante persone che lo cercavano, giornalisti soprattutto,
ma senza rivelare dove si trovi né quando tornerà a Trieste.
Infatti, di lui si sono perse le tracce, nel senso che non è in
casa, probabilmente non è mai tornato dall'Austria, dove ha
riferito di essere andato sabato scorso.
Davanti all'abitazione, tuttavia, stazionano giornalisti e
operatori televisivi nella speranza che torni o, almeno, di
intervistare qualche inquilino dello stabile. Questi, dopo anni
di ciclica presenza di operatori dell'informazione, spesso
manifestano, anche energicamente, un certo fastidio per la loro
privacy che ritengono violata.
Anche dal punto di vista giudiziario la vicenda sembra ferma
al momento. Mentre la Polizia sta analizzando i tanti oggetti
che sono stati sequestrati in casa Visintin, nessun
provvedimento sarebbe stato ancora preso dagli inquirenti. Dal
Foro Ulpiano dove si trovano tribunale e procura, non trapela
alcuna indiscrezione e, secondo quanto si apprende dai legali
difensori di Visintin, non sarebbe stata emessa alcuna
convocazione per un interrogatorio del loro assistito.
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