«La permanenza a Pordenone di un
così folto numero di giovani musicisti e di maestri di levatura
mondiale non solo muta il volto degli spazi urbani della città
ma contribuisce in modo sostanziale a elevare Pordenone
nell'olimpo della musica classica internazionale, rendendo la
nostra città ancora più "sorprendente" e dando così ulteriore
credito al recente riconoscimento di Capitale Italiana della
Cultura 2027". Lo ha detto il presidente del Teatro Verdi di
Pordenone, Giovanni Lessio, presentando il decimo anno di
collaborazione con la Gmjo.
"La valorizzazione delle nuove generazioni di artisti, così
come lo sviluppo di programmi musicali di alto profilo, è la
mission perseguita da tempo dal Verdi - ha aggiunto - proprio in
questa linea si inserisce l'ormai decennale sinergia con la
Gmjo".
"Questo anniversario è la dimostrazione di un metodo che ha
portato risultati concreti - gli ha fatto eco, in conferenza
stampa, il consulente musicale Alessandro Taverna -: concerti di
alto profilo che offrono al pubblico programmi ambiziosi, con
una preparazione meticolosa lontana dalla semplice routine. La
Gmjo ha un'identità musicale chiara e un legame che continua a
produrre valore, per i musicisti e per la Città: un rapporto
solido, costruito sulla continuità e sulla qualità del lavoro
musicale, che fanno del Teatro Verdi un luogo in cui l'Orchestra
trova le condizioni ideali per approfondire il repertorio e
lavorare con gli interpreti più importanti della scena musicale
contemporanea".
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