Un finanziamento di 2 milioni di
euro per l'Area Science Park, per potenziare la ricerca delle
scienze omiche, che studiano le interazioni tra geni, proteine e
metaboliti, per una comprensione più dettagliata dei meccanismi
alla base delle malattie. Sono le risorse stanziate dal
Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) per l'Ente
nazionale di ricerca con sede principale a Trieste e che
rafforzeranno il laboratorio ospitato nel campus dell'Università
di Salerno, ateneo con cui l'Area Science Park ha una
collaborazione consolidata e pluriennale.
Lo scorso anno dallo stesso fondo Area Science Park ottenne
15 milioni di euro che vengono impiegati per costruire il lab di
microscopia elettronica e un nuovo edificio che lo ospiterà
(campus di Basovizza). L'edificio dovrebbe essere ultimato e
pronto entro la fine dell'anno.
Il laboratorio di scienze omiche di Salerno opererà in modo
integrato con l'infrastruttura di ricerca di scienze della vita
(genomica, biologia strutturale e data science) di Area Science
Park, nodo della rete nazionale e internazionale del Central
European Research Infrastructure Consortium (CERIC) e che opera
in modalità open access. Il progetto ha un valore complessivo di
3,5 milioni di euro di cui 2, appunto, di finanziamento per il
2025 da parte del MUR.
"Il finanziamento del MUR ha una grande rilevanza nella
strategia di sviluppo delle attività dell'Ente poiché permette
di potenziare il laboratorio sud creando le basi per la
costruzione di un nuovo Istituto di scienze omiche integrate",
ha dichiarato la Presidente di Area Science Park, Caterina
Petrillo. "L'idea è che, grazie alla collaborazione con
l'Università di Salerno e altre importanti istituzioni
scientifiche, l'Istituto possa diventare un polo di riferimento
tematico per il Sud e di attrazione per giovani ricercatori".
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