Una settimana per guardare Roma con occhi nuovi e per provare a cogliere i germi del suo domani.
È la prova che attende circa 400 studenti dell'Istituto Europeo del Design di Roma che, guidati dall'esperienza di 16 curatori, esploreranno la Città Eterna.
Poi, attraverso la fotografia e le
arti visive, proveranno a immaginare la città che sarà. Il 5
aprile alle 19 il Maxxi accoglierà i risultati di questo lavoro,
con la mostra estemporanea "Roma tra 50 anni". Un evento
pubblico e gratuito che comincerà con la Lectio Roma, l'ombra e
la grazia, curata dallo scrittore, e direttore del Salone
internazionale del Libro di Torino Nicola Lagioia. "Abbiamo
chiesto agli artisti di partire dallo sguardo, il primo atto
progettuale di cui disponiamo - ha commentato Laura Negrini,
direttrice Ied Roma -. Il modo in cui vediamo le cose e le
inseriamo in costellazioni di senso può cambiare completamente
il racconto della realtà in cui siamo immersi. Cambiare il punto
di vista, rinnovandolo, è un'azione che può avviare un
cambiamento perfino più forte di quello generato da processi
progettuali complessi. Roma è la città che forse più di tutte ha
bisogno di questo tipo di attenzione". Tra i laboratori: "Volti
di Roma", in cui la fotografa Ilaria Magliocchetti Lombi proverà
a disegnare - viene spiegano dai promotori - nuovi tratti
somatici per i romani e le romane del futuro, che grazie alle
crescenti contaminazioni porteranno con sé un'eredità culturale
sempre maggiore; "Roma non è una città del futuro", progetto di
Christian Raimo e Alessandro Imbriaco, un lavoro artistico di
testi e immagini a partire dagli elementi più impensati; "The
perfect human", concept dell'artista eritrea Muna Mussie che
attraverso la mappatura, la rielaborazione e il montaggio delle
telecamere di videosorveglianza installate a Roma, indagherà la
visione dell'essere umano del futuro; "Time Capsule", il
workshop del fotografo Giorgio di Noto che mette in scena una
capsula proveniente dalla Roma del 2073; infine, "L'anima verde
di Roma", laboratorio del fotografo e premio Wordpress Massimo
Siragusa, immaginerà una città futura più attenta al verde
urbano e all'integrazione tra paesaggio naturale e aree
antropizzate.
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