Con oltre 80 eventi, 5 content
showcase, 4 pitching forum, più di 60 tra market screening e
presentazioni di film ancora in progress, 9 premi, 5 esperienze
immersive, una sala ultra-tech, 2 live podcast e oltre 120
progetti selezionati, parte la 9/a edizione del Mia, il Mercato
Internazionale Audiovisivo, in programma a Roma dal 9 al 13
ottobre tra Palazzo Barberini e il Cinema Barberini. Sezione
speciale dedicata all'innovazione e un tech pavilion per
coniugare industria e creatività e affrontare le prossime sfide
dell'audiovisivo.
"Iniziamo con 2.500 accreditati e 62 Paesi presenti: numeri
che attestano un grande interesse - racconta la direttrice Gaia
Tridente - Quello che sta succedendo in Israele, purtroppo,
impedisce la partecipazione di alcuni player di un'industria
molto attiva, sia nel cinema che nella televisione. Alcuni ci
saranno da remoto, altri non riusciranno. A loro va il nostro
saluto e ringraziamento per aver scelto il Mia per presentare le
loro opere. E ci auguriamo di incontrarli presto in un contesto
di pace". Quanto al Mercato, sottolinea, "riguarderà tutti i
generi dell'audiovisivo. E quest'anno stiamo provando a
immaginare anche quale futuro potrà avere questo settore grazie
alla tecnologia tra Virtual Production ed esperienze immersive".
"Lo scopo del Mia - commenta il presidente dell'Anica
Francesco Rutelli - non è parlare a noi stessi, coloro che si
incontrano quotidianamente, ma spalancare le opportunità a
operatori che vengono da ogni parte della terra". Il Mia,
aggiunge Chaira Sbarigia, presidente dell'Apa, l'Associazione
dei produttori audiovisivi, "è il luogo dove si riesce a
sospendere il tempo del business e ciascuno può raccontare una
fetta del suo lavoro, mettendola a fattore comune. L'incontro
con l'industria internazionale è fondamentale. E spero sempre
che il Mia abbia anche un po' una funzione predittiva su quello
che potrà succedere tra poco".
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